Son Henry - Looking at trouble

Pubblicato il 31-05-2024

di Gianni Giletti

Quando sento canzoni così, mi chiedo se ha ancora un senso di produrre un disco di rock blues nel 2024, con tutta la montagna di musica – spesso inutile, occorre riconoscere – che ci scorre nella tecnologia che indossiamo. Non ha appeal, non ha mercato, non si sente da nessuna parte, se non nei pressi di qualche anzianotto – tipo me – che ancora ostinatamente la apprezza.
Eppure per me – e visto la mole di gente che continua ad ascoltarla, non solo per me – questa è musica che in qualche modo ti fa vivere, ti fa provare emozioni che non siano solo depresse, oscure o tristi, ti rende colorate le giornate.
Occorre dire che questo Son Henry non ha inventato nulla, ha riprodotto una canzone già strasentita, modificata per la bisogna, ma che in qualche modo conserva quella freschezza di chi l’ascolta per la prima volta. 
Lunga vita al rock e alle sue origini (blues, jazz, rock’n’roll, r’n’b, soul…).
Secca.

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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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