Supertramp - Goodbye stranger
Pubblicato il 12-07-2016
I Supertramp per me restano un mistero. Come abbiano fatto a sfondare negli anni '70 e '80 e '90 con dischi del calibro di Breakfast in America e Some Thing Never Change, mettendo insieme due anime inquiete e profondamente diverse come Ricky Davies e Roger Hodgson, sinceramente non lo so. In Breakfast in America, da cui proviene questo brano, hanno unito in maniera mirabile il prog dei loro inizi con pop, disco e rock'nroll e se anche i loro brani sono un po' lunghi - come ogni "rockprogger" che si rispetti - non stufano affatto, il suono resta fresco, le idee brillanti, esotiche direi. Qui porta avanti il tutto l'arpeggio sincopato con il piano elettrico e il falsettone da paura, che legano davvero bene le varie sezioni. Sì, ancora oggi, questa musica tiene. Master. Clicca sull'immagine per ascoltare il brano |
Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.
Grandi.