The Band of Heathens - Jackson station

Pubblicato il 14-11-2013

di Gianni Giletti

Ma quante c’è n’è di band così negli States ? Spuntano come i funghi e molte sono a buon livello artistico, anzi ottimo.
Strumentazione adatta da blues-rock-roots-americana in genere, bella l’idea delle due voci maschili, così diverse e complementari.
Ballata finta-lenta, con il banjo che si preoccupa di accelerare il processo, batteria granitica, basso che bombarda, slide guitar che lega il tutto, armonica che spunta all’improvviso da dietro il dosso e sembra che ti travolga.
Suono molto band-da-strada, lo-fi, voci sugli scudi, ballata intensa.
Bravi.



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The Band of Heathens

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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