Turtle Island String Quartet - A night in Tunisia

Pubblicato il 02-01-2014

di Gianni Giletti

Per rivistare una standard jazz in questo modo ci va il fisico. E questi ce l’hanno, devo dire.
Un po’ gigioni, un po’ cabarettistici, un po’ lunghi – sarebbe stato meglio il brano secco, a mio parere – però, ragazzi, questi suonano di brutto, anche utilizzando tecniche non troppo ortodosse per gli strumenti che usano – tipo il cheek sul violino, che talvolta sembra una chitarra elettrica.
Ma alla fine, che ci frega ?
L’importante è la musica che ne esce e qui ne esce di splendida.
Ciao.


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Turtle Island Strings Quartet

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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