Chechi: la democrazia dello sport
Pubblicato il 18-06-2023
CHECHI
Juri Chechi (un oro e un bronzo olimpico, 5 Mondiali, 4 Europei) ha scritto sulle colonne de L’Osservatore romano: «Lo sport mette tutti sullo stesso piano: quando perdi, non è per sempre; quando vinci, è uguale. È meritocratico, e può essere un faro per l’Italia, dove troppo di frequente si prendono scorciatoie, spesso senza malafede, ma solo perché così fan tutti. Nello sport, invece, c’è poco da fare: o sei pronto, o non lo sei». TRASCINATORE
VIALLI
Fa bene allo sport anche ricordare chi non è stato fortunato, lasciando la dolcezza dei ricordi, non solo a livello agonistico, ma pure a livello esistenziale. Gianluca Vialli, alcuni anni fa, aveva donato alla Fondazione Cannavò il manifesto autografato del premio “Il bello del calcio” de La Gazzetta dello Sport. È stato messo all’asta, e il ricavato sosterrà il corso di football per una moltitudine di ragazzi con disabilità relazionale. IMMENSO
RAVENNA
Con lo stesso spirito, ricordiamo una storia, preservandola dall’oblio. È quella dell’unico atleta italiano, di origine ebraica, ad avere partecipato a una Olimpiade, e ad avere trovato la morte nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Si tratta del ginnasta ferrarese Gino Ravenna, sesto nel concorso a squadre. A scoprirla è stato Mirko Rimessi, consigliere della Palestra Ginnastica Ferrara, accedendo agli archivi della società. ARTIRE
FRANCESCO
Mettendo insieme i settori maschile e femminile, la pallavolo è stata la disciplina, che ha regalato le principali soddisfazioni in chiave azzurra. Papa Francesco, per questa ragione, ha ricevuto in udienza, in Vaticano, la Federazione Italiana Volley. «Sacrificio, allenamento e rigore sono elementi imprescindibili dello sport, mentre il doping, oltre a essere pericoloso, è un inganno, che lo macchia di falsità e sporcizia». ETICO
COLUCCIA
San Basilio, ex borgata di periferia, è oggi un quartiere popoloso all’estremo nord-est di Roma. In un locale un tempo frequentato dagli spacciatori, al numero civico 28 di via Carlo Tranfo, è nata la “Palestra della Legalità”, che sarà gestita dalle Fiamme Oro della Polizia di Stato, per consentire la pratica del pugilato. L’anima di questa opera di resistenza civile è don Antonio Coluccia, straordinario e temerario parroco anti-spaccio. EROICO
SUD TIROL
Avete presente 32 soci, e 245 sponsor, che lavorano insieme non fissando come prima regola la vittoria, ma il “non avere debiti”? Nel calcio moderno, dove la voce delle uscite, nei bilanci, brilla di un rosso fuoco, può sembrare utopia. Eppure esiste una nuova realtà della Serie B, il Sud Tirol di Bolzano, che ne ha fatto una ragione di vita. Più che una società, si tratta di una azienda, senza presidente, regolata dai principi del marketing. INNOVATIVO
TORINO
Rispetto e inclusione: sono valori molto attuali, seppure a volte sporadici nel mondo di oggi. Valori estremamente importanti nella cultura sportiva, soprattutto da quando la dimensione internazionale ha forgiato il pianeta del pallone. Il settore giovanile del Torino ha avuto il merito di esaltarne la forza, nel programma televisivo Offside Racism di Rai Kids, andato in onda, nelle scorse settimane, su Rai Gulp e Rai Play. DIDATTICO
Carlo Nesti
NP marzo 2023