Offrire

Pubblicato il 26-11-2023

di Fabio Arduini

Delle cose che si possiedono, cosa si fa? È più importante la cosa in sé, o le persone che grazie ad essa si incontrano? Sono domande forti per una parola molto, molto comune. Nasce dal latino parlato e non dalla lingua dei letterati, e poi imbocca una storia che la fa diventare nobile, liturgica, diffusissima. Il suo significato consiste nell’idea di portare qualcosa, e di farlo per un motivo. Coglie al centro una delle esigenze fondamentali dell’essere umano: incontrarsi, stabilire legami, che abbiano la forza di essere duraturi. Non è un caso che l’offrire è presto diventata una parola della religione. Da ragazzo ero appassionato di mitologia classica e mi colpiva il fatto che gli eroi avevano sempre con sé un oggetto da offrire, all’occasione, ad una persona appena conosciuta o a vecchi amici. Allora, il valore delle cose che si possiedono sta nel fatto che si possono usare per instaurare e rinsaldare relazioni. Inoltre, il significato di offrire è anche quello di portare non già qualcosa, ma qualcuno. Qualcuno che magari sono io stesso, quindi sinonimo di presentarsi. In fondo offrire un’offerta non consiste nel pagare un tributo o proporre uno scambio, ma avere il coraggio di avvicinarsi, anche a mani vuote.


Fabio Arduini
NP ottobre 2023

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