2 - Utopie concrete

Pubblicato il 20-07-2010

di bruno


Utopie concrete


I giovani desiderano con tutto il cuore la pace. La vogliono per tutte le donne e gli uomini del mondo, non solo per se stessi.

- Chiedono e pretendono un mondo vivibile per tutti. Sono molto concreti. Sanno che ogni giorno oltre 30.000 persone muoiono di fame e malnutrizione e che nel mondo sono aperti quaranta conflitti. Vogliono impegnarsi subito in scelte che incidono per debellare la fame, la sete, le malattie, la miseria, l'analfabetismo, le violenze, per promuovere il rispetto dei diritti e della dignità di ogni uomo e ogni donna.

- Chiedono che i governi e le istituzioni sopranazionali facciano altrettanto contribuendo a un mondo in cui anche le nazioni pratichino la solidarietà.

- Chiedono un organismo mondiale che garantisca a tutti i diritti umani, le libertà religiose e politiche, che tuteli le minoranze, che bandisca l'uso delle armi, che assicuri la pace. Non può che essere un'Onu rinnovata, credibile, che abbia l'autorità morale di fermare le guerre perché si è preoccupata fin dall'inizio di rimediare alle ingiustizie e ai danni provocati dai dittatori di turno. Un'Onu che ridisegni gli equilibri del mondo partendo dalle nuove generazioni e dalla pace.

- Vogliono verità e giustizia, vogliono poter contare. Per questo cercano maestri, punti autentici di riferimento, testimoni credibili. Se trovano fiducia, sono pronti a rimboccarsi le maniche e a spendersi con generosità. Sono pronti a portare i loro talenti, la loro creatività, la loro vita nella storia.

Utopie? Ma la strada verso le conquiste positive dell'uomo, segnate dalle tappe della sua crescita morale, è lastricata di utopie, di ideali alti, gli unici capaci di trasformare il mondo in un luogo di pace.





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