Alcuni appunti sul Forum Sociale Mondiale

Pubblicato il 31-08-2009

di andrea


Tracciare alcuni appunti sul terzo Forum Sociale Mondiale è difficile data l’articolazione e la vastità dell’evento. Il comitato organizzatore ed il Comitato internazionale, che raggruppa le organizzazioni che hanno dato il profilo politico a Porto Alegre 3,
in primis Le Monde Diplomatique, non hanno diffuso un documento finale, perché non è pensabile riassumere in poche pagine quello che è stato discusso in questi cinque giorni intensissimi.

...Enrico Cairola

Quest'anno il numero dei seminari e la partecipazione è praticamente raddoppiata. Un grande risultato dal punto di vista quantitativo, soprattutto se a questo si aggiunge lo sviluppo ed il rafforzamento dei forum regionali e nazionali. Anche la terra brasiliana è cambiata, bellissima e ricca di risorse si è riempita di speranza e di orgoglio e sembra voler condizionare il futuro. La nuova leadership politica ha messo in moto un'onda lunga e sta trasformando alcuni pezzi tematici del Forum in politiche di sviluppo nazionali. Economia solidale, lotta alla povertà, rafforzamento delle comunità ed economie locali, politiche sociali e di sostegno della domanda, questi sono solo alcuni dei capitoli messi in cantiere dal governo Lula, il primo laboratorio nazionale che affonda le sue radici nelle nuove elaborazioni magmatiche del Social Forum.

Fra gli innumerevoli problemi del mondo che non hanno ancora soluzione, il più cogente e drammatico è quello legato alla sicurezza, al terrorismo e all'intervento armato in Iraq.
Leonardo Boff, lo scrittore brasiliano, ed Eduardo Galeano, scrittore uruguagio, hanno riempito l'immenso salone di un palazzetto dello sport parlando di "Pace e valori" ed hanno con infinita delicatezza letto una preghiera di San Francesco rivolta al palazzo di vetro.
L'intensità e la profondità di quest'incontro hanno segnato un punto fermo del programma di Porto Alegre: pacifismo, rafforzamento del ruolo delle Nazioni Unite, accettazione e consolidamento del Tribunale Penale Internazionale per il rafforzamento della sicurezza e la lotta al terrorismo internazionale.

 

Sempre in quest'enorme palazzetto dello sport, il Gigantinho, un mare di folla si commuove durante l'incontro ed il dialogo fra rappresentanti palestinesi ed israeliani, dialogo di grande significato politico e simbolico per orientare in futuro il lavoro internazionale del forum sociale. Da segnalare poi la creazione dell'organizzazione "World Media Watch", primo tentativo di elaborare un efficace sistema di monitoraggio e di controinformazione mondiale sulle manipolazioni messe in atto dai media.

Più in generale il forum si è articolato su cinque aree tematiche; problemi dello sviluppo, diritti umani e sociali e diritti del lavoro, politica e società civile, democrazia e media. I seminari e gli incontri, oltre 1400, hanno raccolto soggetti estremamente eterogenei che hanno discusso con passione e vitalità scenari e proposte che ruotano intorno alla costruzione di "mondi diversi", non solo determinati da modelli economici neo liberisti.

Dopo la protesta e la speranza di un mondo diverso e migliore questo terzo forum sociale ha messo in evidenza la difficoltà di elaborare a tutto campo proposte e piattaforme di lavoro da declinare nei vari contesti nazionali e locali. E' necessario intensificare questo lavoro di ricerca, di analisi propositive e di sperimentazioni sul terreno. Questa dimensione qualitativa va rafforzata ed approfondita al riparo da facili demagogie per consolidare le idee emerse e, con la loro graduale applicazione, promuovere lo sviluppo di nuove politiche sociali ed economiche in grado di rispondere in modo ragionevole ed equo alle imponenti sfide della mondializzazione.

Enrico Cairola
(Responsabile settore sindacale Centro Internazionale dell'Oil di Torino)

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