Artisti in controluce: Derek Trucks

Ancora un ex bambino prodigio, questo Derek Trucks, classe 1979, biondo, bianco, americano e chitarrista strepitoso. Comincia a suonare a 9 anni la chitarra, complice suo zio, batterista dei mitici Allmann Brothers, dèi del firmamento rock-blues.

Da ragazzo non solo si imbottisce dei suoni dei grandi del jazz e del rock, da Miles Davis a Howlin’ Wolf, da John Coltrane a Duane Allman, ma scopre un profondo interesse per la musica orientale, soprattutto per la musica classica indiana, che lo influenza in particolare con il sarod (strumento a corda indiano) per quanto riguarda l’uso della chitarra slide, uno stile chitarristico molto in voga nel rock-blues, che utilizza un cilindro di metallo con il mignolo della mano sinistra per svisare sulle corde metalliche della chitarra.

A 15 anni fonda la Derek Trucks Band, che nelle sue file conta fior di campioni, in particolare il cantante Mike Mattison, un nero con una voce stellare che si fonde alla perfezione con il chitarrismo fulminante del Nostro.

Songlines è il sesto disco della band ed è un vero capolavoro. Intanto per la bravura di tutta la band che non è mai banale, anche nel rock-blues più classico, in secondo luogo per il sapiente amalgama del blues con la musica orientale - godetevi la strumentale Sahib Teri Bandi - Maki Madni e il duetto chitarra-flauto di All I do.

Ma il disco vale soprattutto per la straordinaria chitarra del Nostro, che suona con una maturità degna del miglior veterano, nonostante i 26 anni. Il suo chitarrismo infatti coniuga in maniera impareggiabile l’originalità con la misura, la classe con la tecnica, la purezza del suono con la potenza. Eric Clapton, che di chitarristi se ne intende, se lo è portato nel suo tour di quest’anno non come spalla, ma come guest-star.

Davvero un fenomeno in crescita.
Buon ascolto!