ARTISTI, MUSICISTI O COMMEDIANTI?
Pubblicato il 31-08-2009
Sulla musica in tv e sul “fenomeno Stefano Bollani”, in cerca della “mia” musica.
| Negli ultimi tempi c'è stato un preoccupante aumento dei musicisti in televisione. Il caso più eclatante è quello di Stefano Bollani. |
Bollani non è solo un pianista jazz, ma "vede" una musica molto più globale e totale che riesce miracolosamente a stare sugli 88 tasti del pianoforte. Bollani è un'orchestra, un solista, un rumorista, un cantante (anche se non canta), un pianista e tutto questo insieme. Debordante, insomma, un musicista totale, che ti aggredisce con la sua musica, non ti dà requie finché il pezzo non finisce. Ho avuto modo di ascoltarlo dal vivo al Lingotto di Torino, tempio della musica classica da 2000 posti tutti regolarmente occupati e mi ha dato proprio l'impressione di volerti tramortire, anche se, ripeto, non è di facile ascolto. Ma allora, mi chiedo, perché ha così successo? Secondo me i motivi sono tre. Un musicista come lui mi fa riflettere sul panorama musicale di oggi, dove sono tanti i "marchettari" ovverossia coloro che fanno musica senza tanta passione ma talvolta con abbondanza di mezzi, tanto da far passare l'oggetto in questione (la musica, appunto), in secondo piano. |
Invece spesso questo non avviene. Ci sono personaggi che con la scusa della canzone, producono se stessi; ma non senti musica nei loro brani, solo pubblicità più o meno diretta. | ![]() Giovanni Allevi |
A questa situazione aggiungiamo l'enorme massa di musica che oggi circola su ogni mezzo di comunicazione disponibile (tram compresi) e che ti assale appena metti il naso fuori di casa o semplicemente accendi un cellulare. C'e un modo per cambiare questa situazione? E cosa possono fare produttori, discografici e consimili? E un musicista che cerca di emergere o che è già un nome, che può fare per cambiare questa situazione? |
Gianni Giletti |