Basta alla strage degli innocenti!

Pubblicato il 31-08-2009

di bruno


Il ricordo dei bambini di Beslan e dell’infanzia violata in ogni angolo del mondo. Il fondatore del Sermig chiede ai giovani di aiutarlo, per percorrere insieme il cammino che porta alla pace.


Una giornata intensa, segnata da momenti di riflessione molto forti. In mattinata, Ernesto Olivero aveva promesso un pugno nello stomaco, “non per stare male”, ma per poter ripartire con una consapevolezza nuova. Tutto si è svolto secondo programma: le testimonianze dei giovani del mondo, storie di dolore e di speranza, il ricordo dei bambini vittime della violenza degli adulti. Un viaggio tremendo nell’orrore, partendo dalla strage di Beslan ricordata con la lettura dei nomi delle vittime, fino ad arrivare al genocidio del Rwanda, al traffico di organi della Georgia, agli squadroni della morte del Brasile.

Drammi che non soffocano la speranza perché, come ha ripetuto Olivero, “se con forza e con pacatezza ognuno dice sì nel suo cuore, è fatta!”. Obiettivo, “rivoltare il mondo verso la speranza e far terminare il tempo dell’impossibile”. Dall’impegno dei singoli, la pace può allora diventare proposta concreta e aprirsi a nuovi orizzonti. “Vogliamo portare la nostra voce al Governo, alla Confindustria, all’Onu – ha detto il fondatore del Sermig – dobbiamo dire basta alla strage degli innocenti e dobbiamo rifondare l’Onu per tutelare i Paesi più piccoli e difendere le minoranze”.

I giovani applaudono, accettano di percorrere la strada indicata, all’insegna del confronto, difendendo le proprie convinzioni con il dialogo. “Solo chi non ha paura del silenzio – è la frase finale affidata ai ragazzi da Ernesto – può capire i problemi degli altri”. Il cammino comincia adesso.
S.B.

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok