Bene o male

Pubblicato il 11-06-2024

di Andrea Gotico

Nel tragitto tra casa e scuola dei miei figli campeggia una scritta a caratteri cubitali che dice così: violento attento! Il solo vederla suscita sempre in me un’infinità di pensieri. Siamo tutti cresciuti in una cultura che ammira pesantemente chi, impavido, difende i diritti dei più deboli. Nessuno dà dello sfigato a chi difende un compagno dai bulli o aiuta una vecchina ad attraversare la strada; chi è il cattivo tra Madre Teresa o Pol Pot lo sappiamo tutti! Ma nonostante questo i nostri sentimenti sono sempre in lotta fra loro.

Dall’altra parte della luna, quando da piccolo re Artù diceva in un film: «C'è una pace che si trova al di là della guerra, e se quella battaglia deve arrivare io la combatterò!». Io mi esaltavo e giuravo dentro di me fedeltà al re, sognando di essere sir Lancillotto!
Figuriamoci poi se non ero (e sono) al fianco di Liam Neeson che al telefono con chi gli ha rapito la figlia per venderla nel mercato del sesso, dice ai cattivi: «Io vi cercherò, vi troverò e vi ucciderò». In questi frangenti siamo tutti avangers.

Ma mi chiedo: ci sarà mai un mondo in cui, sotto casa, qualcuno scriverà sul muro: violento, ti perdono? Senza che questo suoni anacronistico, come chi invoca bandiera bianca per un bene più grande? Credo sarebbe davvero eroico se popoli interi decidessero di perdonare, con la consapevolezza che il perdono assumerebbe il volto di migliaia di vecchine che potrebbero ancora attraversare molte strade per molto tempo ancora. Si tratta poi di scegliere tra un mondo con la vita o senza. La risposta giusta, in teoria, la sappiamo tutti.
 

Andrea Gotico
NP maggio 2024

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