Cat Stevens - Greatest hits

Pubblicato il 11-08-2012

di gianni

di Gianni Giletti - Certo fa impressione vedere su youtube un distinto signore barbuto suonare e cantare queste canzoni, quando chi ha già - come me - i capelli bianchi, si ricorda di un ragazzaccio scamiciato e zazzeruto che cantava le stesse canzoni ...nta anni fa.
Lui ha avuto una vita davvero intensa, Grecia, Londra, Norvegia, Brasile, conversioni prima la buddismo e poi all'Islam, la sua rinascita musicale sarebbe probabilmente rimasta per pochi se non fosse divenuto musulmano e non fosse comparso vestito da arabo, dicendo prima che non avrebbe più cantato le vecchie canzoni, poi forse sì... insomma le solite manovre da marketing.
La voce comunque è rimasta praticamente la stessa, non così la vena compositiva, l'ultimo disco non è un gran che.
In ogni caso, Cat Stevens ora Yusuf Islam, ha acceso fantasia e voglia di sognare di più di una generazione, con le sue ballate lievi e poetiche, condite con un chitarrismo non particolarmente virtuosistico ma che ben si adattava con la sua voce sottile e sognante.
Ballate pop, eh, niente di clamoroso, epperò diverse dal solito pop, forse per la sua voce così intensa, per i testi così lievi eppure non stupidi, chissà... Questo greatest hits contiene tutti i suoi capolavori, è uno dei dischi pop più gradevoli e poetici che abbiano mai stampato.
Buon ascolto !
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Cat StevensCat Stevens
Greatest hits
A & M  1975 

 

 

 

La Musica che non c'è – Rubrica di Nuovo Progetto

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