Christopher Cross

Pubblicato il 10-08-2012

di gianni

di Gianni Giletti - A me il pop fa generalmente starnutire, come immagineranno i più affezionati lettori di questa rubrica.
Non che non lo sopporti, ma mi ispira meno di altri generi. Tutto qui. Tranne…
Tranne alcuni dischi, pochi, ma significativi.
Christopher Cross è uno di quelli. Lui è uno fuori schema, nonostante il genere. Voce molto particolare, alta, espressiva, sottile.
Musica scritta e pensata su quella voce, disco irripetibile, perché davvero congegnato in maniera impeccabile. Difatti i dischi successivi non hanno avuto il successo devastante di questo qui, che ha vinto ben 5 Grammy in un anno solo (1981), sbaragliando il campo.
Le ballate sono dolci, intense e non melense. I brani veloci sono sbarazzini, frizzanti, orecchiabili, fanno l’occhiolino al rock ma senza esagerare. Lui usa spesso il piano elettrico, come era consuetudine negli anni ’80 e trasforma un pugno di canzoni in una pietra miliare del pop moderno.
Difficile scegliere un brano, ma forse è Sailing la canzone più rappresentativa.
Imperdibile.

Christopher Cross
Christopher Cross
Warner Brothers 1979

LA MUSICA CHENONC’E’ – Rubrica di Nuovo Progetto

 

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