Con la musica nel cuore

Pubblicato il 18-08-2011

di chiara

Sabato 20 febbraio, ore 15,30, stazione di L’Aquila: con Valeria e Matteo sto per concludere un’esperienza piuttosto insolita, legata ad un’iniziativa di carattere benefico e culturale, che si svolgerà ad aprile nella nostra comunità, la parrocchia N.S. di Lourdes di Asti.

di Chiara Ruffinengo

 
Nella città abruzzese abbiamo conosciuto la direttrice dell’orchestra “Gli Archi del Cherubino”, abbiamo incontrato i bambini di Paganica, abbiamo visitato il campo base della Caritas piemontese ed abbiamo visto le “rovine” di L’Aquila, città abbandonata e spettrale, dove gli aquilani non solo non possono più abitare, ma non possono neanche più vivere la loro quotidianità. Il terremoto ha cancellato la vita di prima, ha trascinato gli abitanti lontano dai luoghi di aggregazione, lontano dal territorio, del quale faticheranno a riappropriarsi.
 
Camminando tra le macerie della città - ce ne sono dappertutto, a volte ammucchiate in alti cumuli su qualche spiazzo, altre volte ancora lì dove sono cadute, lasciando intravvedere i segni di una vita interrotta, forse spezzata - osservavo gli amici aquilani che ci accompagnavano nella visita. Ho visto nel loro modo di incedere, di parlarsi, di guardarsi, tutto il dolore di un distacco che nessuno sa quando potrà essere ricucito, e tutta la pena nel percorrere quello che era stato un centro particolarmente vivace e vissuto e che ora si presenta come un luogo morto, disabitato. Solo gli operai lavorano incessantemente per liberare le vie e le piazze dai segni del terremoto e mettere in sicurezza gli edifici.
 
A scuola, la Dirigente e le maestre ci hanno raccontato i disagi dei bambini. Molti di loro sono appena rientrati dalle sedi provvisorie in cui sono stati sfollati e il programma scolastico procede a rilento, continuamente interrotto per il fatto che, ad ogni nuova scossa, anche piccola (purtroppo non sono ancora finite!), i genitori si precipitano a prendere i figli e riportarli a casa. Molti bambini non dormono e il nervosismo spesso provoca piccole liti per motivi insignificanti!
 
Il problema più grosso dei bambini di L’Aquila è che hanno perso ogni punto di riferimento con quello che fino a poco fa era il loro mondo esterno. Il tessuto sociale si è disgregato, mancano luoghi d’incontro. L’oratorio non c’è più, servirebbe anche un doposcuola per il recupero scolastico. Per fortuna, invece, la scuola non ha subito gravi danni e, grazie ai contributi già pervenuti, è stata rimessa a nuovo!
 
Anche gli anziani sono penalizzati. Si ritrovano a vivere in zone periferiche, isolati da tutto, dove i negozi e la chiesa sono irraggiungibili a piedi e dove non riescono ad arrangiarsi per le esigenze pratiche (recarsi a fare la spesa, alla posta, …), in quanto tutto si trova in luoghi per loro non abituali e scomodi.
 
È difficile capire fino in fondo il problema dei cittadini aquilani senza recarsi sul posto: se ci si “immerge” in prima persona nel clima di quella città, invece, si percepisce tutto lo smarrimento di dover incominciare una nuova vita, che non era stata messa in conto e che si è sostituita prepotentemente a quella precedente.
 
È da molti mesi che, sforzandoci di trovare un modo per non dimenticare la tragedia degli abruzzesi, lavoriamo al progetto “Incontro a L’Aquila… con la musica nel cuore”, che coniuga musica e solidarietà. Abbiamo invitato un’orchestra di giovani musicisti aquilani, “Gli Archi del Cherubino”, a tenere un concerto nella nostra Chiesa parrocchiale, affinché, dopo il dramma del terremoto, testimoniassero con le loro note la forte volontà di ripresa, aiutata anche dalla musica. 
 
Insieme a loro arriveranno ad Asti anche i bambini della Scuola Primaria di Paganica, che, al termine del concerto, canteranno, sempre accompagnati dall’orchestra d’archi, brani del Sermig con l’Assieme Strumentale e Coro dell’Arsenale della Pace e della Parrocchia N.S. di Lourdes, oltre che con una rappresentanza di bambini della Scuola Primaria “Rio Crosio” di Asti e dell’Oratorio della nostra Parrocchia. Il giorno successivo, il concerto si ripeterà presso l’Auditorium del Sermig. Gli aquilani potranno, così, visitare l’Arsenale della Pace e la Sindone. 
 
Quando, la scorsa estate, mi è capitato tra le mani l’articolo su “Gli Archi del Cherubino”, sono rimasta catturata dai racconti e dalla passione viscerale per la musica che trapelava dalle parole emozionanti di quei giovani musicisti (molti dei ragazzi dell’orchestra sono stati sfollati a causa del sisma). Mi sono ritrovata ragazzina e studentessa: allora le mie giornate erano scandite da ore ed ore di esercizio al pianoforte, dalla frequenza alle lezioni di musica, dalle prove per i concerti e per gli esami. La musica ti assorbe, vuole per sé ogni tua energia, ma ti lascia anche una grande eredità sul piano della sensibilità e della personalità.
 
Persa in questi pensieri mi sono detta: “Quante volte faccio queste considerazioni con il Coro della Parrocchia, che dirigo, quante volte chiedo una serietà di impegno, anche se in ambito non professionistico e nel campo del volontariato (ma cosa c’entra? Chi l’ha detto che il volontariato si debba affrontare con poca serietà e con leggerezza?), quante volte insegno il rispetto per la musica, soprattutto perché veicola stati d’animo importanti e, in un coro liturgico, permette di celebrare Dio e la sua grandezza.
 
Mi sono convinta, allora, che questi ragazzi potessero essere un esempio concreto di sacrificio e di dedizione ad un grande ideale ed ho tentato un contatto con loro, tanto più che uno dei musicisti, casualmente, è nipote di una cara parrocchiana…
 
Ci hanno detto che l’iniziativa che stiamo preparando è una bella opportunità per i bambini ed i ragazzi coinvolti e che sono tutti ansiosi di incontrarci. Noi siamo certi, invece, che l’arricchimento sarà reciproco e vorremmo imparare dagli aquilani il profondo attaccamento alle proprie radici, necessario per superare i traumi e progettare il domani, volando in alto insieme… con la musica!
Chiara Ruffinengo

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok