Crocifisso e Winnie The Pooh

di Andrea Gotico - Cose dell’altro mondo viste… dall’altra parte del mondo. Un anno fa circa, ho avuto la fortuna di trovarmi di fronte all’oceano indiano insieme a Kizito Sesana (missionario comboniano). Lui era lì per portare dei bambini a vedere l’oceano per la prima volta. E credetemi è difficile trovarsi in Africa e non ritrovarsi a parlare d’Africa… la cosa che mi disse quel giorno me la ricordo come fosse oggi: chi sta in Africa una settimana, scrive un articolo, chi ci sta un mese scrive un libro e chi ci sta una vita non scrive più niente.

Ora mi trovo in Giordania da una settimana e francamente non riesco a non pensare a questa frase, e a pensare che la stessa regola valga per l’Asia. Sono dentro la fascia della settimana, e anche se so che mio nonno non sarebbe contento di me, scrivo ugualmente un articolo, perché c’è una cosa che mi sta a cuore dire.
Penso all’Italia con poca nostalgia devo dire, e penso agli imam espulsi, a via Quaranta e ai crocifissi nelle scuole, mentre mangio del riso di fronte a Naggia e a Gallini, due fratelli egiziani con il loro crocifisso tatuato sul polso, penso al nostro modo di temere l’islam e di come siamo scrupolosi nel domandarci se il crocifisso o il Natale possano offendere qualcuno, mentre di fronte a me Elisa, irachena manda un SMS con il suo cellulare con cover della vergine immacolata, e crocifisso appeso al posto di Winnie the Pooh, e Wanda, giordana ha appena comprato un poster di Gesù che a seconda delle angolature diventa la Madonna e l’Arcangelo Michele. E mi riesce difficile non credere che forse siamo molto bravi a crearci da soli dei problemi che non dovrebbero neanche esistere. Perché in Giordania, paese al 95% islamico in pieno ramadan, posso girare tranquillamente con il rosario al collo, senza che nessuno si scandalizzi? Perché a Porta Palazzo, o a Milano… qualcuno prova a farlo diventare un problema? Non sarà forse il caso che qualche politico italiano venga a farsi un giretto da queste parti? Anche solo una settimana, meglio se un mese, magnifico sarebbe per tutta la vita.