Da Asti: non fermiamoci adesso!
Pubblicato il 31-08-2009
Sabato 6 novembre, i giovani volontari astigiani che hanno contribuito con le loro energie alla realizzazione dell’Appuntamento del 3 ottobre, sono stati premiati dal Sermig con il Premio “Artigiano della Pace” 2004.
I Giovani della Pace di Asti, ad un mese di distanza dal 3 ottobre, si ritrovano in Cattedrale, nella città che ha ospitato il 2° Appuntamento Mondiale dei Giovani della Pace, quasi a volersi ricordare che gli impegni presi, quelli per la pace, non solo si mantengono, ma devono crescere, proseguire il cammino! È quanto i ca. 500 giovani volontari della città e provincia di Asti, insieme agli amici del Sermig, hanno voluto ri-sottolineare ieri. Come ha ricordato Rosanna Tabasso, della Fraternità del Sermig, in apertura d’incontro: “la pace non è un momento di rabbia, è una scelta di vita”. E per questo impegno che i giovani volontari astigiani scelgono di sottoscrivere la Carta dei Giovani, 5 “Voglio” e 5 “Mi impegno” elaborati alcuni anni fa dai giovani di 400 gruppi di tutta Italia, collegati all’Arsenale della Pace, per dare un binario al proprio desiderio di cambiare questo mondo. |
![]() | In rappresentanza di tutti i volontari prende la parola Andrea Musso, che ringrazia Ernesto Olivero per aver “provocato la nostra tranquillità e disturbato l’inizio dell’anno scolastico facendoci riflettere sull’importanza della pace, che deve essere costruita partendo dai nostri comportamenti quotidiani”, e i giovani volontari “che offrono, controcorrente, il loro tempo alla pace” sanno “che ogni piccola attività è capace di realizzare un grande progetto”. Andrea, inoltre, ripete a tutti i presenti che “La pace vincerà se dialoghiamo – richiamo dell’Appuntamento del 3 ottobre – non fermiamoci adesso!”. |
Sono presenti i rappresentanti delle istituzioni che hanno collaborato alla realizzazione della giornata (Comune, Provincia, Diocesi di Asti, MIUR, Regione Piemonte). Il 3 ottobre era stato chiesto loro di tacere e di ascoltare le parole dei giovani. Oggi i giovani presenti vengono premiati come “Artigiani della Pace” e, aggiunge Rosanna “consegnati come cittadini anche alle loro istituzioni, affinché diventino parte attiva delle rispettive realtà di vita e del proprio tempo”. L’incontro prosegue con l’intervento di E. Olivero, che invita tutti a “tenere sempre una parte di sè vuota, perché se si è vuoti si può essere riempiti, possono arrivare improvvisamente delle idee…”. Tra queste c’è stata ad esempio l’idea del Sermig di istituire il Premio “Artigiano della Pace”, un premio “che desse ogni anno un segno di speranza al mondo, che indicasse che anche persone non note che lavoravano con le proprie mani, potevano essere un segno importante di pace.” Il premio è stato assegnato a credenti e non credenti, dal card. Pellegrino a Sandro Pertini, da Norberto Bobbio a Giovanni Paolo II, ma anche a tanti e tanti giovani! Olivero conclude invitando i giovani astigiani ad “incastrarsi per tutta la vita” apponendo la propria firma sulla pergamena del premio ricevuto. L’invito per tutti, proprio tutti, è di proseguire il lavoro per la pace dando continuità all’iniziativa "SALVIAMO 100.000 BAMBINI" lanciata, e per molti bambini già concretizzata, in occasione dell’Appuntamento del 3 ottobre. |