Dio non ha sportelli

Pubblicato il 31-08-2009

di sandro


Ci sono religioni fai da te dove tutto va bene e religioni che danno false certezze. Per noi cristiani si tratta piuttosto dell’incontro con Gesù Cristo, questo uomo morto e risorto che può cambiarci la vita.

di Ernesto Olivero

Oggi c’è un grande mercato dove ognuno cerca il suo sportello, la sua sicurezza. C’è lo sportello della religione fai da te che mi dà la sicurezza che solo io sono nel giusto; che mi dà una spiritualità che avvalla tutti i miei desideri, che mi propone un dio che fa fare tutto quello che mi rende felice, che mi suggerisce che solo io conto, valgo.

C’è lo sportello del dio sicuro, quello che mi dà la certezza che chi non crede in questo stesso dio è un infedele, è un perso, quindi ho l’obbligo morale di ucciderlo, annientarlo, a tutti i costi. E ogni mezzo è buono: l’inganno, il sotterfugio, la menzogna, il tradimento.

Il cristianesimo invece non è una filosofia, non è una sicurezza, non è una ideologia. È l’incontro con un uomo morto e risorto, Gesù Cristo, che vuole tessere un rapporto con me. Un rapporto libero, consapevole in cui questo uomo morto e risorto mi chiede di vedere l’umanità, la natura, gli avvenimenti attraverso gli occhi dell’amore, attraverso gli occhi di Dio, attraverso gli occhi del perdono, gli occhi della commozione e dell’amore gratuito, mai attraverso gli occhi dell’io, della sicurezza, dell’inganno.

Oggi la Chiesa dovrebbe rinascere, ripartire proponendosi l’incontro con questo uomo morto e risorto che vuole, che chiede di entrare nella nostra vita (“Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”. Ap 3,20).
Oggi noi cristiani dovremmo ascoltare per davvero questo uomo morto e risorto che continua a dirci: ama, servi.

Il nostro Dio sembra passato di moda, sembra falso, sembra una favola che serve a catturare le coscienze. In tanti cercano di farlo passare per una barzelletta e i cristiani sono derisi.
Oggi noi possiamo rinascere, può essere il giorno del nostro vero incontro con questo uomo morto e risorto, Gesù Cristo, che ci propone di annunciare una buona storia. Una storia dove l’amore annunciato ai persi, agli sfiduciati, ai delusi rende gli idoli di oggi di cui siamo schiavi – i soldi, il potere, le droghe, il sesso… - vuoti e inutili.

Oggi la Chiesa ha una grande opportunità: portare il mondo verso la luce, l’umanità verso la luce. Ma la Chiesa, anche se può sembrare paradossale, non è innanzitutto quella che ti dà regole morali, che ti indica quello che è bene e quello che è male. La Chiesa per prima cosa ti propone l’incontro con Cristo, incontro che può cambiarti la vita, che ti fa capire che puoi perdonare fino a settanta volte sette.

Ernesto Olivero

 

 

 

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