DONNE A BISANZIO

Pubblicato il 31-08-2009

di andrea


Aneddoti tra l’XI e il XV sec.

a cura della redazione


Nell'821 d.C. l'imperatrice madre Eufrosine decise di accasare il figlio Teofilo e bandì un
concorso di bellezza per la scelta della sposa. Dalla capitale partirono per tutto il territorio dell'impero appositi funzionari, provvisti del così detto “metro imperiale”, la tabella cioè con le misure ideali delle concorrenti: statura, seno, piede. I messi dovevano condurre a corte le fanciulle provviste dei requisiti del bando. La selezione dunque era affidata a criteri estetici e di estrazione sociale, il livello culturale non aveva alcuna importanza.
Una volta a palazzo le fanciulle si schierarono in fila e l'Imperatore le esaminò una per una. Eufrosine consegnò allora al figlio una mela d'oro che l'Imperatore avrebbe dovuto donare alla prescelta. Teofilo fu colpito dalla bellezza di una delle giovani: Cassia.

Le si avvicinò e, profondamente affascinato, commentò tra sè e sè: “Il male è venuto davvero attraverso la donna”. La fanciulla ribattè “Ma la donna è anche la fonte delle cose più alte”. Teofilo, scandalizzato da tanta intelligenza e impudenza, assegnò la mela ad una concorrente meno bella, ma più remissiva.
(Competizioni di questo genere erano usuali tra l'VIII e il IX sec.)

Un uomo parte per un viaggio e incarica il proprio pappagallo di controllare la moglie durante la sua assenza. La moglie seduce subito un forestiero di passaggio.Al ritorno del padrone il pappagallo riferisce tutto. L'uomo decide di non dormire più con la moglie. Questa però escogita un rimedio. Prende il pappagallo e lo tiene per una notte nella propria stanza; dietro la parete fa girare per tutta la notte una macina che rimbomba come il tuono. Al mattino il marito interroga il pappagallo: “Cosa hai visto questa notte?”. L'uccello risponde: “Tra la pioggia, i tuoni e i lampi non sono riuscito a vedere nulla”. L'uomo ne deduce che l'animale è uno spudorato mentitore e si riconcilia con la donna.

a cura della redazione

Tratto da:
DIMENSIONI BIZANTINE, DONNE ANGELI E DEMONI NEL MEDIOEVO GRECO
di Enrico Valdo Maltese
Paravia scriptorium – 1999
Vedi anche:
L’AMBIGUO MALANNO.
LA DONNA NELL’ANTICHITÀ GRECA E ROMANA
di Eva Cantarella
Einaudi Scuola 1995





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