Evangelista

Pubblicato il 11-08-2023

di Renzo Agasso

È passato alla redazione del cielo Giorgio Torelli, di anni 95. Giornalista, scrittore.
Anzi, evangelista. Perché se il Vangelo è “buona notizia” e i quattro antichi narratori hanno appunto quel titolo, Torelli lo è dei tempi nostri, avendo scelto per sé il ruolo di cacciatore di buone notizie.

Per dire: lui ha scoperto e ostentato al mondo il dottor Marcello Candia, industriale milanese che ha posto il suo (tanto) denaro a disposizione completa dei poveri brasiliani, costruendovi un ospedale amazzonico, curando i lebbrosi a domicilio, donando infine ogni sua cosa ai missionari di san Camillo de Lellis.

Lo ha narrato nel libro celeberrimo e ristampatissimo Da ricco che era, straordinario reportage della speranza e della generosità e della fede purissima.
«Candia Marcello – verga Torelli in affettuosa ammirazione – milanese, atticciato, alto, parlatore inesausto, macinatore di fatiche, secchione della santa fede, ostinato, marciatore che non si volta mai».
Torelli ha svelato Candia al mondo, condividendone poi la strenua battaglia per gli ultimi degli ultimi di Macapà, regione dell’Amapà, Nordeste brasiliano, in quell’angolo d’Amazzonia dov’è fiorito dal nulla un ospedale da 150 posti letto, 4.800 ricoveri annuali, 28mila visite ambulatoriali.
Ma non s’è accontentato, Giorgio Torelli che «parmigiano di pianura – parole sue – giornalista di lunga navigazione, vive a Milano con moglie e figli, mentre i baffi s’imbiancano, tiene a dire, per quanto lo riguarda che il Regno dei cieli fa sempre notizia». Così, tra redazioni, voli e lunghe permanenze d’Amazzonia e d’Africa, lui è andato a scovare gli uomini e le donne che indossano e non dismettono più il Regno dei cieli, mostrando in parole e opere quanto il Vangelo sia possibile, e dunque obbligato, per chi voglia tenere la sequela totalizzante del falegname di Nazareth finito inchiodato su di una croce.

Ha narrato altri Candia, che si sfiancano ai quattro lati del mondo, nella polvere e nel fango, a nome e per conto del Padreterno misericordioso, samaritani in servizio permanente effettivo, scandalo per sedicenti benpensanti ed egoisti di lungo corso. Ha scritto tanto, Giorgio Torelli, fino alla fine, baffi sempre più candidi, pipa in tiro, la cerchia familiare, Candia Marcello fu Camillo nella santità celeste e in forma di statua petrosa sul duomo di Milano. Ha diffuso buone notizie, senza mai sfiancarsi.
Evangelista parmigiano dal «filo diretto con la smisurata paternità di Dio».
 

Renzo Agasso
NP maggio 2023

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