“Gardienii Lumini”, sentinelle della luce

Pubblicato il 11-08-2012

di Umberto Albarosa

rpr100712-albarosa-1-copia2.jpgdi Umberto Albarosa - Dopo una settimana straordinaria trascorsa con "i ragazzi di Padre Albano" a Tirgoviste, nella "Casa Miani", una casa famiglia che ospita bambini di strada. L'esperienza di un campo estivo in Romania nelle parole di un imprenditore torinese che da tempo collabora con la Re.Te Sermig in appoggio alle iniziative dei padri Somaschi.
 
 
 
rpr100712-albarosa-1-copia.jpgPer la seconda volta la bella "Casa Miani" dei Padri Somaschi ha ospitato questo campo estivo che ha visto la partecipazione di oltre 80 ragazzi tra i 15 ed i 20 anni provenienti Baia Mare, Husi e dalla stessa Tirgoviste, oltre che dalla Squadriglia Bracchetti dei "nostri" Scout di Chieri. A fare gli onori di casa tutta la comunità dei Padri Somaschi di Tirgoviste: Padre Livio Valenti, Padre Lorenzo Marangon ed i 10 ragazzi che stanno crescendo come figli nella Casa Famiglia che Casa Miani ospita permanentemente.

Il campo è stato  oltre che un fecondo ed intenso momento di incontro tra comunità di giovani di provenienza diversa ma con una comune, intensa passione per il Servizio rivolto ai più bisognosi  una importante occasione di formazione alla animazione, resa possibile dalla presenza di educatori preparati e motivati. Che sorpresa e che ammirazione per tanta passione ed amore per la loro "missione"! Giovani romeni, cresciuti negli ultimi anni accanto a Padre Albano, forti nelle loro convinzioni e decisi a trasmettere alla generazione di ragazzi che li sta seguendo tutta l'esperienza maturata in questi anni di aiuto ai più deboli.

Guidati dagli Educatori e sotto l'occhio sempre attento di Padre Albano, i ragazzi hanno formato gruppi di animazione che preparavano al mattino l'attività che avrebbero poi svolto nel pomeriggio presso scuole, parchi ed in alcuni dei quartieri più difficili di Tirgoviste. Ad ogni occasione decine di bambini hanno accolto questi gruppi di "volontari" che portavano canti, giochi, bans ed allegria ed ogni volta tornavano alla base con la ricchezza dei mille sorrisi raccolti dai bimbi che avevano partecipato alle attività. Una giornata speciale è poi stata quella dell'attività svolta presso il centro Concordia di Ploiesti, dove ad accogliere i nostri volontari c'erano i 70 bambini ospiti dell'orfanotrofio voluto da Padre Sporschill.

 
Una giornata intera di giochi, divertimento e gioia per i bimbi coinvolti, ma anche un'esperienza ricca per i giovani volontari che hanno toccato con mano l'esempio di un progetto umanitario gestito con molta competenza e profonda umanità da giovani professionisti romeni. Un senso di grande speranza è forse il segno più profondo di questi giorni trascorsi a Tirgoviste. Ho visto in ciascuno dei ragazzi che si sono aggregati intorno alle attività gestite dai Padri Somaschi come un seme che sta già germogliando. Ciascuno evidentemente con il proprio carisma e la propria sensibilità, ma tutti portatori di una nuova visione del proprio mondo, un mondo dove è naturale dedicare tempo ed energie a chi ha bisogno di aiuto. Un'attitudine questa che deve farsi prima di tutto cultura del volontariato, in una società come quella romena che ancora non conosce - e dunque non educa - a questa dimensione. Ed in questo senso il lavoro che i Padri Somaschi stanno facendo è assolutamente prezioso, proprio perché si tratta di una semina che ha un potenziale grandissimo di riprodursi attraverso i ragazzi che con loro stanno crescendo.

Tra i gruppi presenti a Tirgoviste meritano però una parola particolare le ragazze ed i ragazzi di Husi (una città della regione Moldova), guidati da Suor Gabriela. Questa giovane religiosa: un esempio luminoso ed appassionato per i "suoi" ragazzi - ha formato intorno a sé un gruppo di giovani che visibilmente ha già percorso un importante cammino di Fede e di dedizione agli altri. Suor Gabriela mi ha raccontato con semplicità di come quotidianamente e spontaneamente il gruppo si riunisce ad Husi per dedicare tempo ed attenzione agli anziani ed ai malati del quartiere dove risiede la sua minuscola (4 suore) Comunità delle Suore dei Poveri di Don Vincenzo Morinello. Da Suor Gabriela in particolare ho compreso l'importanza che - oltre agli aiuti materiali - arrivi e si formi sempre più in Romania quel supporto alla crescita umana, culturale e spirituale che costituirà la vera piattaforma per la rinascita di una società realmente solidale. Possiamo fare molto anche noi continuando a creare e favorire - così come fa il Sermig da tempo - dialogo e scambio di esperienze con comunità e gruppi in Italia che vogliano aiutare questa crescita.

Tirgoviste, Baia Mare, Husi, tre luminose lanterne che dopo questa esperienza comune irradieranno ancora di più il loro entusiasmo e la loro dedizione per il Servizio al prossimo meno fortunato. Tutti insieme - all'insegna della proposta fatta da Padre Albano - hanno voluto chiamarsi "Gardienii Lumini", "sentinelle della luce". Credo che non potessero scegliere nome più appropriato. Dalle discussioni e proposte di questa settimana è anche nata una loro pagina su Facebook - la si trova appunto cercando il Gruppo "Gardienii Lumini". Vi sono le tante bellissime immagini di questi giorni e soprattutto l'idea di continuare a condividere le loro esperienze anche al di là del campo estivo appena terminato.
 
di Umberto Albarosa
 
 
 
 

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