Gente d’Albania

Pubblicato il 31-08-2009

di bruno

 


Teuta
Domina sul territorio illirico verso la fine del III secolo a.C.
Donna molto determinata, Teuta organizzò una vera e propria flotta di pirati che, percorrendo tutto il mar Adriatico, si accanì contro le colonie greche di Epidammo (l’odierna Durazzo), Corcina (Corfù) e Apollonia.
Roma le mandò un’ambasceria di avvertimento, che venne ignorata. Questo fatto diede l’avvio alla serie di guerre illiriche, che portarono alla conquista del Paese da parte romana.
 

Gjergj Kastrioti, detto Skanderbeg (1405-1468)
Rapito dai turchi ancora bambino, gli fu imposto il nome di Skanderbeg (Iskander = Alessandro e bey = signore). Il sultano Murat II ordinò che gli venisse data un’accurata educazione militare che ben presto lo portò ai primi posti nell’esercito turco. Grazie al suo coraggio e alla sua intelligenza nell’arte bellica si guadagnò fama ed onori. Anche in patria arrivò notizia delle sue gesta. Venne informato del dramma vissuto dalla sua terra, schiava dei turchi, e gli fu richiesto di aiutarla. Egli decise perciò di ritornare e di combattere contro il Sultano, a fianco della sua gente.


Tirana: monumento a Skanderbeg

Enver Hoxha
(1908-1985)
Assimilato in famiglia e nella sua città il desiderio di libertà contro il governo repressivo attuato dai turchi, sin da giovane entrò nelle file della resistenza. Emigrato in Francia e poi in Belgio, nel 1936 ritorna definitivamente in Albania. Prende contatti con il gruppo comunista di Korça, e quando, l’8 Novembre del 1941, viene fondato il Partito Comunista Albanese, Enver Hoxha viene eletto tra i sette membri del Comitato Centrale provvisorio. Hoxha è il primo capo di governo della nuova Albania. Dopo la liberazione avvenuta ad opera esclusiva dello stesso esercito di liberazione albanese, come leader del Partito Comunista Albanese e come capo del governo ha un ruolo importante in quella che si rivela una lotta ancora più cruenta della guerra per far risorgere l'Albania. La politica del Partito del Lavoro - chiamato così dopo il primo congresso del Novembre 1948 - ha tre orientamenti fondamentali: l’industrializzazione, lo sviluppo dell'agricoltura attraverso la cooperativizzazione, un programma per lo sviluppo dell'istruzione e della cultura.






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