Giovanipace.org: il portale dei Giovani della Pace

Pubblicato il 31-08-2009

di bruno


Giovanipace.org è un’avventura iniziata il 13 marzo 2002. Se allora ci avessero detto che un giorno avremmo pubblicato migliaia di articoli, approfondimenti e interviste esclusive forse non ci avremmo creduto!

a cura della redazione

Iniziammo quest’avventura con l’obiettivo di dare visibilità - anche via web - al primo Appuntamento Mondiale Giovani della Pace, tenutosi il 5 ottobre ’02 a Torino. Un gruppetto di noi si ritrovò in mano la patata bollente. Chiedemmo aiuto! Merita senz’altro una citazione l’eroica pazienza di Bruno di Modena, caro amico del Sermig che in orari notturni tentò di spiegarci i rudimenti dell’html e la differenza tra un sito ed un portale. E poi la competenza di Fulvio, di Euro, di Sandro e di tanti altri amici che sempre garantiscono la loro disponibilità e collaborazione.

Si sa che i cammini si aprono camminando, e l’ampia possibilità offerta da internet di dialogare, di dare dei ritorni, dei feedback ha fatto sì che molti continuassero a “sfruttarci” come mezzo di collegamento, di discussione, di informazione sulle tematiche e sulle proposte dell’Arsenale e dei Giovani della Pace. Via via Giovanipace si è rivelato anche un ottimo strumento per dare voce ai tanti amici missionari e volontari sparsi nel mondo che ogni giorno portano avanti un lavoro che fa poco “audience” ma che dà molta vita.

Tutto questo ci ha spinti a tenere sempre aperta una porta in più, virtuale ma con implicazioni e risvolti concreti. Dietro queste pagine web c’è infatti la quotidianità degli Arsenali di Pace, un campanello che squilla continuamente, un camion di latte in polvere da scaricare, una donna arrivata a piedi da chissà quale passato, un bambino di strada, un prete di campagna, le Tende della Pace, una terza media in visita, una lettera del Papa, un architetto che passa i chiodi al falegname ecc…

Non c’è modo di raccontare tutto questo, e forse nemmeno il tempo, ma attraverso questa porta cerchiamo di comunicare speranza, di dare voce ai più deboli e a chi cammina con loro, di coltivare utopie con i piedi per terra e di fare tutto ciò con uno stile di dialogo e di rispetto, evitando inutili rivendicazioni e collusioni che non portano molto lontano.

Un Grazie speciale a tutti gli amici e collaboratori e a tutti voi che ci seguite!


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