Gli anziani di Tbilisi raccontano

Pubblicato il 31-08-2009

di sandro


Sono invalido del primo gruppo a causa della vista molto debole. Inoltre, sono malato oncologico. La mensa della Caritas Georgia aiuta, o meglio dire, salva la vita alla mia famiglia, ormai da molti anni. Io personalmente non posso andare alla mensa e i pasti me li porta a casa mia sorella.
Voglio dire che questo aiuto è importantissimo per la mia famiglia. Difatti è impossibile vivere con una pensione di 28 lari + 22 lari di assistenza al mese (equivalenti a 23 Euro in tutto – n.d.r.). Non abbiamo nessun'altra entrata, perché mia sorella non lavora.
Voglio sottolineare che negli anni più difficili, seguiti al crollo del comunismo, quando non c'era né luce, né gas, né acqua, sopratutto nei mesi invernali, e non c'era neanche la possibilità di comprare petrolio e, tanto meno, il fornello a petrolio, e quindi non si poteva cucinare, la mensa Caritas ci forniva continuamente di pasti caldi. A casa dividevamo il pasto in due turni e, perché non diventasse freddo, lo mettevamo sotto una grossa coperta.
Per il fine settimana riceviamo una doppia porzione di pane e, per di più, altri viveri (riso, pasta, biscotti, ecc.). Nei giorni festivi, gli impiegati della mensa cercano sempre di preparare un pasto particolare. Tutti i pasti sono molto squisiti, sono cucinati e distribuiti con amore. Gli impiegati della mensa sono molto attenti e sensibili alle nostre esigenze.

Aram e Lucia Stepanian

Noi siamo tre persone che viviamo con una pensione sola. Prima dell'aiuto da parte della Caritas, vivevamo in una tremenda miseria. Succedeva che non avevamo neanche il pane, se qualche vicino o amico impietosito non ci portava qualcosa. Si viveva sull'orlo della fame. Mio figlio si è ammalato di polmoni. Altrettanto male stava mia madre invalida.
Così è durato finché il Sig. Avdei, direttore della mensa della Caritas, non ha notato la nostra grave situazione. Ringrazio tutti. I pasti sono squisiti. Anche i miei familiari hanno superato la fame da tre anni. La nostra istruzione universitaria non serve a nessuno: non c'è né lavoro, né altro guadagno. Contiamo soltanto sulla Caritas. Purtroppo non abbiamo molti parenti perché mia nonna e mia madre sono d'origine polacca.
Vi ringrazio per l’aiuto. Dio vi protega.

Svetlana Kapitanova

Dicono che "il mondo non è privo di persone buone". Questo detto è completamente confermato dal servizio prestato dalla mensa Caritas.
La mia famiglia è georgiana e quindi è difficile meravigliarla con la bontà. Eppure, la bontà e la generosità degli stranieri, presentata in questa forma vasta e straordinaria, ci dà la possibilità di vivere dignitosamente anche durante e dopo questi difficili anni di guerra. Non è tanto importante il cibo stesso, quanto il modo in cui è offerto. È veramente bello vederlo!
Il nostro caro Avdei, direttore della mensa, è un vero "Figaro qua, Figaro là". Ora corre con l'apparecchio in mano per misurare la pressione del sangue, ora va ad accompagnare un anziano che entra o che esce dalla mensa. Ora chiama il pronto soccorso per un beneficiario malato. Sempre in movimento, come una trottola.
Siamo così contenti del servizio prestato dal personale Caritas che si potrebbe scriverne un opuscolo!
Dio onniveggente non vi abbandonerà e non si perderà invano il vostro lavoro pesante.

Natela Kordzaia
nata nel 1923, invalida da bambina

Lettere degli anziani beneficiari della Mensa umanitaria della Caritas Georgia.


Vedi scheda Georgia casa per bambini

 

 

 


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