Haiti, 22 aprile
Pubblicato il 10-08-2011
Impegnamoci per cambiare le cose.
di Irene Panarello |
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Sono da poco di nuovo a casa a Santo Domingo dopo un sabato e domenica al mare con Denise, la mia carissima amica di qui, ne è valsa la pena. Poi giusto il tempo di cambiare le cose nello zaino e via alla volta del nord del Paese per le ultime visite ai bateyes. Anche questa volta tutto bene, sono sopravvissuta ai motoconcho e agli animali. Ho passato le prime ore della notte immobile perché mi hanno detto che a volte in casa entrano dei serpenti e in questo caso è meglio non muoversi. Beh, praticamente non stavo nemmeno respirando.
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Ho conosciuto anche uno dei guaritori vudù che operano nei bateyes e ho ritrovato Wilson, un ragazzo dominicano di origini haitiane, nato in un batey ma che ora sta finendo l’università e i discorsi sono caduti (come spesso avviene ultimamente...) su Haiti. Lui è stato lì subito dopo il terremoto. Mi ha fatto vedere delle foto e mi ha raccontato delle cose terribili, ma la cosa su cui concordiamo entrambi è che la reazione che più sentiamo, dopo quello che stiamo vedendo ad Haiti, è quella di volere e dovere impegnarci sia per far sapere quello che succede, sia per cambiare le cose, noi nel nostro piccolo, per evitare che si ripetano cose così brutte!
Mi preparo a vivere la mia ultima settimana qua sistemando le ultime cose per la tesi; sabato e domenica sarò al mare con la mia famiglia di qua, poi arrivo!!! Vi abbraccio forte forte.
Irene Panarello