Il G8 alla prova dei fatti
Pubblicato il 31-08-2009
L’appello del papa raggiunge il vertice del G8 a Hokkaido. I Grandi della terra sono chiamati a mettere al centro i bisogni dei più poveri.
di Guido Morganti
Il Summit dei G8 che si sta svolgendo in Giappone è una occasione perché i Capi di Stato e di governo partecipanti dimostrino che sta loro a cuore il futuro del mondo. Come è già successo per l’ultimo vertice della Fao, le speranze che i "potenti" si decidano a pensare non solo ai propri interessi è ridotta al lumicino, ma pur sempre è una fiammella ! Nel suo accorato appello Benedetto XVI ha invitato i partecipanti "affinché al centro delle loro deliberazioni mettano i bisogni delle popolazioni più deboli e più povere" e ha denunciato con forza le cause che rendono sempre più drammatica la vita dei più poveri, "la cui vulnerabilità è oggi accresciuta a causa delle speculazioni e delle turbolenze finanziarie e dei loro effetti perversi sui prezzi degli alimenti e dell’energia". Ha poi concluso auspicando che "generosità e lungimiranza aiutino a prendere decisioni atte a rilanciare un equo processo di sviluppo integrale, a salvaguardia della dignità umana". |
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La profetica frase che Paolo VI aveva gridata nella Populorum Progressio (1967) è oggi attuale più che mai: "Una cosa va ribadita di nuovo: il superfluo dei paesi ricchi deve servire ai paesi poveri. La regola che valeva un tempo in favore dei più vicini deve essere applicata oggi alla totalità dei bisognosi del mondo. I ricchi saranno del resto i primi ad esserne avvantaggiati. Diversamente, ostinandosi nella loro avarizia, non potranno che suscitare il giudizio di Dio e la collera dei poveri, con conseguenze imprevedibili. Chiudendosi dentro la corazza del proprio egoismo, le civiltà attualmente fiorenti finirebbero con l'attentare ai loro valori più alti, sacrificando la volontà di essere di più alla bramosia di avere di più. E sarebbe da applicare ad essi la parabola dell'uomo ricco, le cui terre avevano dato frutti copiosi e che non sapeva dove mettere al sicuro il suo raccolto: «Dio gli disse: Insensato, questa notte stessa la tua anima ti sarà ritolta» (Lc 12,20)".
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