Il primo Grande Dizionario Cinese-Italiano

Pubblicato il 31-08-2009

di stefano

L' IsIAO, dopo oltre trent'anni di lavoro e ricerca, porta in libreria il volume curato da Giorgio Casacchia e Bai Yukun. Circa 100.000 voci racchiuse in due volumi. Illustrazioni in bianco e nero e prefazione curata, tra gli altri, dal linguista Tullio De Mauro.
A cura della redazione
 
È disponibile in libreria il Grande Dizionario Cinese-Italiano (IsIAO editore, collana “Il Nuovo Ramusio, strumenti”) curato dall'IsIAO (Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente). La realizzazione del volume, il primo del genere in Italia, è di Giorgio Casacchia, socio dell'IsIAO e ordinario di Filologia cinese presso l'Università degli studi di Napoli “L'Orientale”, e di Bai Yukun, professore all'Università di Pechino e docente di lingua cinese presso la Scuola di Lingue e Culture Orientali ed Africane dell'IsIAO. Le prefazioni sono firmate da Tullio De Mauro, Gherardo Gnoli, Lionello Lanciotti e Adriano Rossi.

Il Grande Dizionario Cinese-Italiano (è possibile acquistarlo anche on line sul sito www.mediastore.isiao.it) è composto da 2 volumi per un totale di 2.000 pagine in cui sono comprese illustrazioni in bianco e nero. Al suo interno sarà possibile trovare circa 100.000 voci: dalle parole che costituiscono il lessico base del cinese contemporaneo ad un gran numero di voci appartenenti a lessici specialistici, dagli arcaismi ancora vivi nella lingua ai forestierismi entrati ormai nel gergo comune.

dizionario
Il Grande Dizionario Cinese-Italiano è senza ombra di dubbio un valido strumento per quanti hanno già una buona conoscenza della lingua e per quanti si avvicinano per la prima volta al suo studio. Ma soprattutto, come ha evidenziato il linguista Tullio De Mauro nella prefazione, esso farà «progredire gli studi di sinologia in Italia e di italiano nel vasto mondo cinese».

Dietro il dizionario c'è una lunga storia di studi, raccolta di dati e di collaborazioni sull'asse Italia-Cina. Di questo lavoro si cominciò a parlare tra il 1960 ed il 1970, quando il Consiglio Nazionale delle Ricerche approvò e finanziò parzialmente il primo progetto presentato dal professor Lionello Lanciotti, socio dell'IsIAO e, in quegli anni, docente di Filologia cinese presso l'Istituto Universitario Orientale di Napoli.

logo isiao «Immediatamente - racconta il decano dei sinologi italiani - vennero creati tre centri a Roma, Napoli e Venezia, ovvero nelle tre città italiane che ospitavano università in cui si insegnava il cinese, per la raccolta del materiale lessicale. Ma non mancarono i problemi, soprattutto di origine economica, e le conseguenti battute d'arresto». Fortunatamente nel 1983 si costituì presso l'IsMEO (Istituto Italiano per il Medio e l'Estremo Oriente) il Centro di Lessicografia Asiatica, una mossa vincente che diede un'enorme accelerazione al completamento del primo dizionario cinese-italiano. «Da questo momento in poi - prosegue Lanciotti - il progetto riprese con maggiore energia. La sua realizzazione venne affidata al professor Giorgio Casacchia e al professor Bai Yukun dell'Università di lingue di Pechino che hanno poi portato a termine il lavoro».

Il Grande Dizionario Cinese-Italiano è sicuramente un'opera che riveste un grande significato scientifico e accademico. Anche se, sottolinea ancora De Mauro nella sua prefazione, «il vantaggio maggiore da quest'opera verrà tratto da chi, in Cina come in Italia, è impegnato nel creare un'efficace mediazione culturale e umana, tra mondi che appena ieri potevano ritenersi lontani e oggi si sono fatti vicini e si compenetrano a ogni livello».

L'IsIAO è un ente pubblico che opera sotto la vigilanza del Ministero degli Affari Esteri per favorire la conoscenza delle civiltà dei Paesi dell'Africa e dell'Asia. La missione dell'Istituto, sorto nel 1995 dalla fusione dell'IsMEO e dell'IIA (Istituto Italo-africano), è quella di operare nel campo della ricerca scientifica e della promozione culturale al fine di avvicinare l'Italia ai Paesi dell'Africa e dell'Asia.

L'IsIAO, nel corso degli anni, ha istituito sezioni (Milano, Ravenna, Fano, Shanghai, Kyoto), centri di studio e di ricerca, organizzato mostre e conferenze, patrocinato convegni e seminari specialistici, edito riviste e pubblicazioni di spiccato valore accademico, finanziato importanti campagne archeologiche, istituito corsi di lingue e culture africane e orientali, sottoscritto convenzioni e gemellaggi con analoghi enti accademici sia italiani che stranieri, realizzando tutto ciò con la collaborazione dei suoi soci e di un gran numero di esperti e docenti di formazione africanistica e orientalistica. Sin dall'anno di fondazione, l'IsIAO è presieduto dal professor Gherardo Gnoli.

Comunicato stampa IsIAO

Per informazioni:
www.isiao.it

Vedi anche:
ASIA: tra passato e futuro
CINA: l'impero di mezzo

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok