La lezione di Renato

Pubblicato il 19-01-2019

di Simone Bernardi

di Simone Bernardi - C’erano una volta cinque bambini che giocavano.
Giocavano a nascondersi e a cercare gli altri. Nessuno li vedeva, ma erano sempre appostati, pronti a partire, di giorno e di notte. Giocavano sempre. Si fermavano a riprendere fiato e ripartire. Ogni giorno si aggiungevano altri a giocare con loro. Era tutto un grido: «L’hai trovato? / è laggiù! / lo vedi? / l’ho preso / è tornato? / dove? / perché? / come hai fatto? / dove si è cacciato? / non lo trovo! / forse ha smesso di giocare? / è lá / si era nascosto là dietro».

Poi si aggiungevano altri, giocavano tutti a nascondersi, a perdersi e trovarsi. Di tanto in tanto qualche adulto sensato gridava ai cinque bambini: «Adesso basta. Lavatevi le mani. Si va a mangiare. È ora, si va a dormire». Loro rispondevano di sì, ma poi riprendevano a giocare. Solo più cinque minuti. E sparivano tutti. «L’hai visto? / l’ho visto! / non lo vedo ancora / non lo vedo più. Aspetta ancora un poco. Fai attenzione. Non lasciarti vedere. Se ti fai vedere è finita! Cosa fai? Aspetto».

Un giorno è passato un bambino a trovarli e si è fermato alcuni giorni a imparare il gioco, con tutti i trucchi del mestiere. È ripartito, ripromettendosi di continuare a giocare come loro, facendo molta più attenzione di non farsi vedere.

Queste parole sono di don Renato Rosso che da quasi mezzo secolo fa il missionario – nomade con i nomadi – “nascosto” in una tenda o in una barca, cercando di aiutare un musulmano o un indù ad essere un buon musulmano e un buon indù. Ebbene, questo mese il mio Obrigado va a lui, semplicemente per avermi rafforzato in una considerazione: l’importante non è essere visti e nemmeno accontentarsi di non fare del male a nessuno, ma continuare a giocarci tutta la vita per aiutare noi stessi e qualcun altro ad essere più buoni.

Quello in mezzo è don Renato, a sinistra ci sono “i bambini” Ivan e Marco, quelli a destra sono i bambini Lorenzo e Gianfranco. Io ho scattato la foto.

Simone Bernardi
OBRIGADO
Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

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