La locanda dei ragazzi

Pubblicato il 03-10-2021

di Chiara Vitali

Un'occasione per costruire relazioni vere. La Locanda dei ragazzi si trova nel centro di Foggia ed è il luogo di incontro di una ventina di giovani. Un bel movimento la anima: musica, sport, camminate in mezzo alla natura, attività di aiuto per le povertà del quartiere.

«C'è tanto bisogno di relazioni. Qui proviamo a costruire qualcosa insieme, in un cammino libero» spiega Paolo, il responsabile del progetto. Un'idea nata alla fine di un percorso per adolescenti in un centro di aggregazione di ispirazione salesiana: «Abbiamo deciso di continuare il nostro cammino con qualcosa in più. Volevamo essere e dare speranza».

L'età media dei ragazzi che frequentano la Locanda è oggi di 22 anni e molti sono universitari: fasce d'età per cui non esistono tante proposte di socialità. L'appuntamento fisso è al venerdì ma anche durante la settimana si alternano le occasioni di incontro. La pandemia non ha fermato il dialogo: le videochiamate hanno permesso a tutti di stare vicini. Ma non solo: i ragazzi si sono mandati reciprocamente alcune lettere, scritte a mano. Un'iniziativa con un senso preciso: «Raccontiamo qualcosa di noi all'altro, con una lentezza maggiore, come fosse un impegno di introspezione» spiega Paolo.

La Locanda non si fa pubblicità ma le richieste di partecipazione arrivano con frequenza e si prevede che aumentino dopo la pandemia. Le porte sono aperte: «Il nome Locanda si ispira alla parabola del buon samaritano: vogliamo essere un posto sicuro per chi non vuole più essere solo».

Tra i giovani che partecipano alle attività ci sono credenti e non. Ma le riflessioni del gruppo si radunano attorno ad una tematica che riguarda tutti: «La definiamo progetto di vita». Lì, il Vangelo prende il suo spazio: «È un elemento che porta tutti a mettersi in discussione e a riflettere sui pregiudizi che spesso abbiamo sulla fede». La sua lettura è una proposta che non viene rifiutata. Ognuno, poi, rimane libero di credere o non credere. «Proviamo a fare anche questo: presentare Dio come amore piuttosto che come regola o morale» racconta Paolo. La Locanda era l'abitazione di una famiglia, poi un negozio di fiori. Prima di entrarci, i ragazzi hanno dovuto sistemarla. Ora è anche casa loro.

NP Maggio 2021

Chiara Vitali

 

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