La musica che non c'è
Pubblicato il 11-08-2012
di Gianni Giletti - John Mellencamp (Sony 1998). Che dire di John Mellencamp, un tempo soprannominato “Cougar” (giaguaro)? È un rocker come ormai ce ne sono pochi in giro. A quasi 60 anni continua a fare dischi come un ragazzino di 20, con la stessa grinta di allora, nonostante l’età, i cinque figli, un infarto e altre cose ancora.
Per chi non lo conosce, questo disco di 12 anni fa è l’ideale. Ascoltandolo, passano davanti agli occhi i decenni scorsi come in un film – i favolosi 60, ma soprattutto gli anni 70.
Un rock tosto, dicevo, duro senza essere hard (o heavy), ma anche tenero e perché no, romantico. Senza svenevolezze, però e senza fare un revival. Suoni e arrangiamenti – molto curati, con la presenza costante del violino, insolito per il rock – sono degli anni 90, con qualche incursione nella musica etnica e nel soul.
Lui ha una voce che ricorda Springsteen (quello di oggi), intensa e fascinosa. Insomma, consigliato a chi ha almeno quarant’anni e ha vissuto la stagione del rock oppure a chi è più giovane e la vuole conoscere.
di Gianni Giletti