Non è da pazzi voler cambiare il mondo

Pubblicato il 31-08-2009

di sandro




NON È DA PAZZI VOLER CAMBIARE IL MONDO,
È DA PAZZI, INCOSCIENTI, EGOISTI,
PENSARE DI NON CAMBIARLO

Cari amici,

mi domando perché tanta violenza, tante ingiustizie, tanta cattiveria,
tante barbare uccisioni;
mi domando perché continuamente Caino si metta contro Abele e lo uccida
nonostante abbia il mondo a disposizione;
mi domando perché, ma non riesco a trovare risposte
che diano ragione a tutto questo male!
La storia passata supera ogni immaginazione.
La storia passata non può che farci inorridire.
Di fronte alle tragedie della storia ci sentiamo indignati,
ma la strage degli innocenti a cui impediamo di nascere,
la strage degli innocenti che lasciamo morire di fame una volta nati
non ci interessano,
non ci coinvolgono, ci lasciano indifferenti
e ogni 3 secondi un bambino muore di fame.

Ma chi sono io uomo?
Eppure l’uomo ha toccato vertici di santità, di bellezza inimmaginabili:
penso a Francesco, a Gandhi, a Giovanni Paolo II, a Michelangelo,
a Bach, a Galileo
e a tanti altri che con la loro vita, con la loro arte, con la loro scienza
hanno reso grande il genere umano.

Ma chi sono io uomo che continuo a tradire il mio destino
che è di amare, di amare sempre?

Cosa deve ancora accadere perché io veda quello che non voglio vedere?
Ci sono stragi di giovani che muoiono di droghe e non le vedo.
Ci sono tragedie di uomini che si spostano da un paese all’altro
per un pezzo di pane, e non le vedo.
Ci sono i drammi di uomini e donne che devono vendersi e prostituirsi
per vivere un pezzo di vita indecente e non le vedo...
Mi sono sempre indignato di fronte a queste profonde ingiustizie
e ho fatto quello che ho potuto per rimediare.
Ma ora sento una ribellione insopportabile, violenta:
vorrei poter dire BASTA a tutto questo!

E vorrei che questo “BASTA” fossimo in tanti, in tantissimi a gridarlo!
Un “BASTA!” che si trasforma in cambiamento, in creatività, in fantasia,
in voglia di collaborare con tutto il mondo della buona volontà.
Vorrei che il mio “BASTA”, attirando altre persone disponibili,
desse da mangiare a tutti, perché è possibile!
Persone disponibili a gridare “basta” garantendo le cure a tutti;
a gridare “basta” insegnando a leggere e a scrivere a tutti.
Disponibili tutti insieme perché non vogliamo il modo vecchio di prima,
ma vogliamo un mondo nuovo, cominciando subito dai bambini.
Vogliamo costruire un mondo dove ogni tre secondi
un bambino non muoia più di fame,
ma sia soccorso, curato, amato;
un mondo dove non ci lasciamo più ingannare dagli ingannatori
ed entriamo finalmente nella logica di amare gli altri
come vorremmo essere amati noi.

Troppe volte il mondo vecchio ha fatto passare le bugie per verità,
le guerre per guerre giuste. No! La guerra non è mai giusta!
Solo la pace è giusta, ma la pace non si improvvisa,
può nascere solo da una giustizia preventiva.
Solo la pace conviene, una pace pensata, amata, vissuta e ricercata insieme.
Costruiamo un mondo in cui le armi non vengano più costruite,
perché è il diritto che ci difende, è un ONU rinnovato,
vero, serio e severo che difende tutti i Paesi, tutte le minoranze.

Non vogliamo un mondo che costruisce le armi,
perché la nostra esperienza di un Arsenale di guerra trasformato
in un Arsenale di Pace,
ci fa dire che le armi uccidono sempre, non una volta, quattro volte.
La prima: solo perché pensate tolgono fondi alla vita, alla sanità,
al cibo, alla scuola, alla ricerca.
La seconda: giovani scienziati che potrebbero investire le loro intelligenze
per guarire malattie oggi incurabili, per dissodare con più rispetto la terra,
per trovare nuove fonti di energia rispettose della vita, si mettono a servizio della guerra, inventando armi sempre più micidiali.
La terza: le armi quando sparano non scherzano, uccidono veramente.
La quarta: preparano la vendetta.

Costruiamo un mondo in cui dalla finanza alla politica,
dalla cultura alla scienza, dal credere al non credere,
tutto concorra alla vita di ogni donna e di ogni uomo,
perché la vita di ogni donna e di ogni uomo mi interessa, ci interessa.
Mi interessa, ci interessa non perché è bianco, nero o giallo,
ma perché è donna, perché è uomo come me.

Il mondo vecchio è stato un mondo di morte, di violenza,
di sopraffazione inimmaginabile.
Un mondo che va male perché continua a pensare solo ai fatti propri.
Noi vogliamo imparare a pensare ai “fatti” degli altri, al bene degli altri.
La pace, solo la pace conviene a tutti.
Vogliamo un mondo dove l’Amore ama sempre
,
dove la giustizia è giusta sempre,
dove l’altro, è un uomo, una donna da amare,
non da sfruttare, da uccidere.
Un mondo dove la guerra può non esserci,
dove la fame può non esserci.
Può non esserci perché io ci sono.
Non è da pazzi voler cambiare il mondo,
è da pazzi, incoscienti, egoisti pensare di non cambiarlo.

Se noi cambiamo, se un pugno di giovani cambia,
il mondo può cambiare.


Ernesto Olivero

Cenone del Digiuno 31 dicembre 2005

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