O mein papà

Pubblicato il 31-08-2009

di andrea


La figura del papà negli ultimi anni nel nostro paese si è evoluta repentinamente, seguendo il cambiamento culturale e sociale...


 





La figura del papà
negli ultimi
anni nel nostro paese si è evoluta repentinamente, seguendo il cambiamento culturale e sociale che, come scienza e tecnologia negli ultimi venti o trent'anni ha acquistato improvvisamente una velocità incredibile.

La famiglia ha dei ritmi di vita che si sono adattati sulle nuove necessità che vedono entrambi i genitori impegnati col lavoro e che più o meno ugualmente si dividono le mansioni domestiche.
Ecco quindi i papà coinvolti più attivamente nella vita dei propri figli, li vedono nascere, li accudiscono, li nutrono, li coccolano, giocano insieme a loro, instaurano dei rapporti fuori dai canoni fissi che volevano i padri burberi a casa solo la sera, e comunque estranei da tutto ciò che riguardava il mondo dei bambini. Salvo poi prendere loro le decisioni più importanti in qualità di capo famiglia.
 
   
 

Molto meglio ora, in linea generale, per l'equilibrio di una creatura che si sta creando i riferimenti della vita.
Peccato però che, dopo tutto questo bel coinvolgimento, in caso di separazione il papà sia completamente messo da parte, e in molti casi, perde a poco a poco il rapporto con i propri bambini senza poter fare nulla di concreto se non usufruire dei 2 fine settimana in cui ogni mese gli è permesso di incontrarli.

L'affidamento al padre è cosa rarissima, quello alla madre è automatico. Ma se si chiede ad un bambino a chi vorrebbe essere affidato questi dirà quasi sempre che vorrebbe stare con il papà e con la mamma.
Un mio caro amico è separato da una donna che ha discreti problemi psicologici; egli non si dà pace per il fatto di non poter più vivere con la sua bambina di 4 anni, e che quest'ultima da un anno viva con la madre e con un uomo che il mio amico non ha mai visto in vita sua.

La madre fa fare a questa bimba una vita con ritmi e modi
che non rispettano le esigenze di persona di 4 anni, e il padre se la vede consegnare intrisa di odore di fumo. Il mio amico vorrebbe vederla di più e avere voce in capitolo per quello che riguarda la qualità della vita di sua figlia, ma mi dice: "…io sono il papà solo ed unicamente quando devo consegnare l'assegno a fine mese".

Questa situazione non sussiste solo nel nostro paese, ma anche in molti altri dell'Unione Europea.
Si sente parlare di affidamento congiunto, ma per ora la situazione è quella che ho grossolanamente esposto qui sopra.

Cosa vuol dire agire secondo gli interessi del minore se il minore non viene in qualche modo interpellato e i suoi desideri non vengono tenuti in conto?

Lina Battiferri



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