"Padre piccolo"

Pubblicato il 07-10-2009

di Mauro Tabasso

Dom Luciano è stato tra i pochi vescovi presenti al funerale di Oscar Romero, martire del nostro secolo, ucciso perché predicava e viveva il Vangelo e questo disturbava.

In quella domenica delle Palme, a San Salvador, dom Luciano era lì quando le bombe hanno cominciato a mietere vittime indiscriminatamente e le sue orecchie hanno udito l'urlo della povera gente che lo aveva riconosciuto: "Padre piccolo, ci assolva perché la morte è vicina!". In quell' inferno durato ore e ore, lui pregava in mezzo alla folla. Lui stesso raccolse i morti nella piazza per comporli in chiesa e benedirli. Non ebbe paura di mettere per scritto tutto quello che aveva visto; naturalmente la sua versione non fu quella ufficiale.

A questo ricordo Ernesto Olivero ha dedicato un canto, con musica di Mauro Tabasso, eseguito il 1° marzo dalla voce del cantante italiano Sergio Moschetto, in arte Moses.

 

 

Sono stato fortunato ad incontrare Ernesto e la Fraternità della Speranza, e tra le innumerevoli cose belle che questo fatto ha portato nella mia vita c’è stato l’incontro con Dom Luciano Mendes de Almeida.

Non avevo molta confidenza con lui ma lui sapeva bene chi ero e cosa facevo, e ogni volta che lo incontravo mi salutava sempre con tanto calore. Era una di quelle persone buone, ma così buone che solo il fatto di stargli vicino faceva sentire anche te un uomo migliore. La sua bontà era contagiosa.

In questi giorni con Ernesto Olivero sono tornato qui in Brasile, all´Arsenal da Esperança, dove ho ritrovato con gioia tanti amici.

mauro.jpg
Il maestro Mauro Tabasso,
compositore di “Padre piccolo” su testo di Ernesto Olivero

 

Ernesto e io abbiamo scritto una canzone per Dom Luciano, per ricordarlo e farlo ricordare: “Padre piccolo”. Qui con noi è venuto anche un amico, un cantante molto bravo di nome Moses, come il ruolo che interpreta ormai da anni in tutto il mondo nel colossal musicale “I dieci comandamenti”. È venuto per cantare la nostra canzone.

E sabato, le parole, la musica e il canto hanno compiuto una specie di magia... Hanno toccato i cuori delle 1000 persone presenti, le hanno commosse; alcune (io...) fino alle lacrime. Ho avuto la sensazione che Dom Luciano fosse lì a ringraziarci, a dirci che non dovevamo, che avevamo fatto troppo e che lui non lo meritava.
Ma ho anche avuto la sensazione della sua commozione nel vedere tanta gente riunita nel suo nome, per fargli un omaggio singolare.

E la mia emozione è continuata quando gli amici della Coral da Esperança di San Paolo mi hanno invitato a suonare con loro, brani scritti da loro e alcune canzoni scritte all´Arsenale di Torino e interpretate in chiave brasileira. Che divertimento e che gioia...

Che altro dire... Posso solo dire... Grazie! “Obrigado” e grato a tutti gli amici della Fraternita della Speranza che hanno voluto, inventato e attuato con grande sforzo l´iniziativa di questo omaggio a un uomo che lo merita davvero. Come forse pochi altri.

Mauro Tabasso

 

Torna alla home "Dom Luciano Mendes de Almeida"

 

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok