Paralimpiadi 2006: Ice Sledge Hockey

Pubblicato il 12-09-2011

di stefano


Preparatore Atletico della Nazionale Italiana di Ice Sledge Hockey e Docente della Scuola Interfacoltà in Scienze Motorie di Torino, l’Autore presenta la sua squadra. E riceve tutti i nostri auguri.

di Stefano Frassinelli

 

L’enigmatica denominazione, sicuramente non di origine controllata, usata nel titolo tratta semplicemente del caro e vecchio gioco dell’hockey su ghiaccio praticato da giocatori diversamente abili. L’handicap che caratterizza questi atleti è fisico, agli arti inferiori; da qui l’obbligo di usare uno slittino come ausilio tecnico. “Ice Sledge Hockey”, hockey ghiaccio su slitta, quindi.
Questa disciplina sportiva, insieme ad altre quattro (sci alpino, sci nordico, biathlon, curling) farà parte dei Giochi Paralimpici che si terranno nella nostra città, Torino, dal 10 al 19 marzo 2006, subito dopo le XX Olimpiadi Invernali.

L’hockey su ghiaccio su slittino fu inventato in un centro di riabilitazione di Stoccolma all’inizio degli anni ‘60 da un gruppo di svedesi che realizzarono una slitta con una struttura metallica modificata provvista di due lame da hockey di dimensioni regolamentari che permettevano al disco di passare al di sotto. Utilizzando mazze rotonde munite di apposite maniglie, queste persone si affrontavano in partite su un lago ghiacciato a sud di Stoccolma. La nuova disciplina prese piede e già nel 1969 la città di Stoccolma vantava un campionato con cinque squadre. In seguito iniziarono a formare le proprie squadre molti altri Paesi, fra i quali la Norvegia (1970), la Gran Bretagna (1981), il Canada (1982), gli U.S.A. (1990), l’Estonia e il Giappone (1993).

In occasione dei primi Giochi Paralimpici Invernali organizzati nel 1976 a Örnsköldsvik, Svezia, due rappresentative nazionali svedesi si affrontarono in un incontro dimostrativo. Tuttavia, l’hockey su ghiaccio su slittino diventò disciplina ufficiale soltanto ai Giochi Paralimpici Invernali di Lillehammer nel 1994. Il Canada, la Norvegia, la Svezia, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, il Giappone e l’Estonia dominano le competizioni a livello internazionale.

In Italia, il movimento hockeystico per diversamente abili nasce a Torino nell’autunno del 2003, dove si svolge anche il primo raduno della squadra Nazionale in preparazione ai Campionati Europei del marzo 2005.
È questo il primo impegno internazionale ufficiale della nostra giovane Nazionale: il campo evidenzierà tutta l’inesperienza e l’ingenuità di un gruppo animato da una grande volontà ma impreparato, sia dal punto di vista fisico che tecnico - tattico, a sostenere il confronto con le altre squadre europee.
Di conseguenza nell’estate 2005, in funzione della partecipazione al Torneo Paralimpico, tutti gli atleti della Nazionale si sono sottoposti ad un duro lavoro fisico e atletico, integrato, quando è stato possibile, da alcuni allenamenti tecnici sul ghiaccio (non facile da reperire nei mesi estivi).

La preparazione è continuata per tutto l’autunno con raduni a cadenza mensile fino ad arrivare ai “Test Event” di novembre 2005, ultimo impegno internazionale di rilievo in vista delle Paralimpiadi. Le partite si sono giocate a Torino, negli stessi impianti che ospiteranno il Torneo Olimpico e Paralimpico, ed hanno costituito la verifica del lavoro svolto dalla nostra squadra.
I miglioramenti sperati ci sono stati, ma le altre compagini si sono dimostrate, ancora una volta, nettamente superiori. Purtroppo l’esperienza richiede tempo e tra qualche settimana il Torneo Paralimpico avrà inizio.
Sicuri di aver incrementato ulteriormente, con nuove capacità, il nostro potenziale ma allo stesso modo perfettamente consci di quelli che sono i nostri limiti, ci auguriamo una partecipazione dignitosa all’evento. Un record, però, già lo abbiamo: sicuramente siamo la squadra più giovane, e non parlo certo dell’età media dei giocatori, a partecipare al Torneo.
Fate il tifo per noi: sicuramente ne avremo bisogno!

Altri contributi:
Paralimpiadi 2006: accesa la fiamma (fotogallery)
di Stefano Frassinelli
da Nuovo Progetto marzo 2006

 

 

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