Promossi e bocciati

Pubblicato il 16-05-2024

di Sandro Calvani

Pubblicato annualmente dal 2005, il Climate Change Performance Index (Indice del disimpegno nazionale nella lotta al cambio climatico – ccpi) è uno strumento di monitoraggio indipendente per monitorare le prestazioni in materia di protezione del clima di 63 Paesi e dell’Unione Europea (UE). Sono i Paesi che insieme rappresentano oltre il 90% delle emissioni globali di gas serra (ghg). Ogni anno, il ccpi facilita l’osservazione e l’informazione sulla messa in pratica degli impegni per ridurre gli impatti del cambio climatico. Nel rapporto 650 esperti valutano quattro tipi di risultati: emissioni di gas serra, energie rinnovabili, uso dell’energia e politica climatica. Per questo la classifica finale ha i primi tre posti vuoti perché nessun Paese ha fatto il minimo necessario, rispetto agli impegni presi a livello internazionale. Il cambio di posizione in classifica da un anno all’altro indica in che direzione vanno gli sforzi fatti e i risultati ottenuti da ogni Stato.

La Danimarca rimane la nazione con il miglior impegno, ma non abbastanza da guadagnare un punteggio complessivo molto alto. Con l’India (7°), la Germania (14°) e l’UE (16°), solo tre Stati del g20 sono tra i migliori nel 2024 e vengono tutti superati dalle Filippine (6°). Quindici Paesi del g20 ricevono un punteggio complessivo basso o molto basso. Il g20 è particolarmente responsabile della mitigazione del clima, poiché i suoi membri rappresentano oltre il 75% delle emissioni mondiali di gas serra. Il Canada, la Russia, la Corea del Sud e l’Arabia Saudita sono i Paesi del g20 con i risultati peggiori.

L’UE sale di tre posizioni, al 16° posto. Quattordici Paesi dell’UE sono tra quelli con i risultati migliori e medi, con la Danimarca (4°) e l’Estonia (5°) in testa alla classifica generale. L’Italia al 44° posto scende di 15 posizioni rispetto all’anno precedente (peggioramento maggiore), principalmente a causa del suo disimpegno più negativo nella categoria “politica climatica”. La Thailandia (25°) guadagna 17 posizioni (secondo maggiore miglioramento). In complesso, le variazioni osservate dal ccpi dimostrano che è possibile fare grandi passi avanti (o indietro) in poco tempo e il forte impatto che ha un buon governo sull’impegno climatico di un Paese.

Per leggere e scaricare i dati: https://ccpi.org/downloads/


Sandro Calvani
NP aprile 2024

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