Sarà ad Asti il 2° Appuntamento Mondiale Giovani della Pace

Pubblicato il 31-08-2009

di sandro


Mercoledì 23 giugno 2004 ad Asti si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del 2° Appuntamento Mondiale Giovani della Pace.




"Il Sermig ha interpellato la nostra coscienza. La Diocesi e l'Amministrazione comunale di Asti hanno risposto con entusiasmo. Piazza del Palio, Piazza Siri e le vie limitrofe saranno invase il 3 ottobre 2004 da giovani di ogni dove, per dire no alla guerra e sì alla pace. Io sento il bisogno di esprimere la soddisfazione di tutta la comunità astigiana per un'occasione così significativa e ricca di alti contenuti ideali, ma anche di forte rilevanza civile e sociale."
Con queste parole mercoledì 23 giugno il Sindaco di Asti, Vittorio Voglino, ha aperto la conferenza stampa di presentazione del 2° Appuntamento Mondiale Giovani della Pace, nella Sala Consiliare del Municipio di Asti, la città che ospiterà l'iniziativa. Indicando la Bandiera della Pace, simbolo del Sermig, il Sindaco ha aggiunto: "Fin da oggi, a testimoniare il nostro impegno e la nostra responsabilità, intendiamo come Comune di Asti, a nome di tutta la comunità astigiana, adottare la Bandiera della pace, simbolo di tutti i Giovani della pace, per dire di sì a gesti di bene, ogni giorno sì al rispetto dei diritti umani, della libertà, della vita, dire di sì al perdono, al dialogo, alla solidarietà."
È seguita una breve presentazione della storia del Sermig da parte del dirigente Giovanni Monticone, amico dell'Arsenale della Pace da tempo, con la proiezione del DVD "1° Appuntamento Mondiale Giovani della Pace".

Il Vescovo di Asti, mons. Francesco Ravinale, ha parlato di "una grossa opportunità per la città", e ha proseguito: "Penso che i giovani di tutte le categorie, di tutte le idee, di tutte le età potranno essere coinvolti. C'è chi si riconosce nella Chiesa, chi non si riconosce nella Chiesa, c'è chi porta avanti iniziative di pace di altro stampo … io credo che la pace possa essere una realtà che ci unisce tutti. Sono sicuro che l'iniziativa è già riuscita, soprattutto nel momento in cui ti entra in cuore."
Per l'Assessore alle politiche giovanili, Giuseppe Passarino "è un'iniziativa chiaramente di parte: dalla parte della pace, dalla parte dei giovani. I giovani credono, non sono egoisti ma hanno bisogno che ci sia qualcuno che creda in loro."

Ha concluso Ernesto Olivero, animatore del Sermig: "Chi di noi avrebbe immaginato l'11 settembre, avrebbe immaginato che dei ragazzi e ragazze sarebbero morti uccidendosi? Ma chi ha inculcato in quel ragazzo che la disperazione è meglio dell'amore? … Oggi siamo nuovamente al bivio: pace o guerra, speranza o disperazione. Ecco perché noi poche volte diciamo no alla guerra. Noi diciamo sì alla pace, che è molto più complicato." Sì alla pace e sì al dialogo, dunque: "vogliamo far in modo che la parola chiave, dialogo, entri nell'economia, nella disabilità, nelle malattie, entri nell'industria, entri nella politica. Ma il dialogo avviene solo se sedendomi attorno ad un tavolo sono pronto a cambiare idea.". Il tutto "per una rivoluzione d'amore, in cui tutti possono trovare gli strumenti per una maggior vita."

a cura della redazione

 

 

 

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