The Doobie Brothers - Farewell tour

di Gianni Giletti - Per capire bene una band come i Doobie Brothers, occorre, senza timori retorici, rifarsi all’epopea americana.
Come spiegare altrimenti i quasi quarant’anni di attività on the road, i 23 album pubblicati, i 50 milioni di dischi venduti, le decine e decine di formazioni diverse con cui hanno deliziato il proprio fedelissimo pubblico, mantenendo però sempre un sound immediatamente riconoscibile ?
Non si possono spiegare altrimenti se non con la passione e il talento, la voglia di vivere per la propria musica, il fascino di quella categoria americana che va sotto il nome di “frontiera”.
La loro musica passa dal country che si fa rock, civetta con la doppia batteria – un vezzo che moltissime volte hanno mantenuto – si ammorbidisce un po’ negli anni 80, prima di una periodo di cinque anni che li vede inattivi, ma riparte con la stessa grinta alla fine dello stesso decennio fino ai giorni nostri.
I Doobie in sostanza mescolano con sapienza country, rock, soul, bluegrass e chissà cos’altro con un’eleganza e una classe che poche altre band possono vantare.
La magia delle chitarre – tosta e sparata quella di Johnston, ricamata e fingerpicking quella di Simmons – la grande spinta della sezione ritmica, i cori, le voci soliste sempre sul timbro alto, i fiati che riscaldano ulteriormente il suono, ne fanno una delle band americane più eccitanti e amate.
Il disco in questione arriva agli inizi degli anni 80, quando la band sta per sciogliersi momentaneamente.
E’ un disco live che sembra suonato in studio tanta è la perizia e la precisione di cantanti e strumentisti. Ci sono tutti i brani che li hanno portati al successo e direttamente nel cuore di milioni di persone.
Disco consigliato a chi ama la musica coinvolgente, che fa battere il piedino e scalda il cuore, ideale per i viaggi.

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The Doobie Brothers
Farewell tour
Rhino Encore 1983 

La Musica che non c'è – Rubrica di Nuovo Progetto