Un Filo Conduttore

Pubblicato il 31-08-2009

di Valentina


Come è possibile, in una realtà in cui tutto è immagine e suono, vivere bene nel quotidiano anche senza vedere, né sentire? La Lega del Filo d’Oro in mostra all’Arsenale della Pace dal 19 al 30 ottobre 2007. 

A cura di Valentina Turinetto


Tutto nasce dalla vita di Sabina Santilli (vedi foto), una donna abruzzese, che all’età di 7 anni a causa di una meningite perde vista e udito. Grazie a tenacia, rigore e fede, impara ad accettare la sua nuova e complessa condizione, che la porta a dar vita, nel 1964, con l’aiuto di volontari e amici, alla Lega del Filo d’Oro, la principale associazione italiana a servizio dei sordociechi.
L’associazione ha tra gli scopi principali quello di assistere, educare, riabilitare, reinserire le persone sordocieche nella società e nell’ambiente da cui provengono, fornendo un sostegno concreto alle famiglie, insieme ad un loro coinvolgimento attivo.
È un’attività che svolge con professionalità e con un linguaggio, quello dell’amore, che supera qualsiasi difficoltà sensoriale.
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In occasione dei primi 40 anni di vita, l’associazione sta proponendo la mostra interattiva “Io dentro il mondo” per raccontare la realtà quotidiana di una persona sordocieca, accompagnando i visitatori attraverso quattro ricostruzioni ambientali: casa, lavoro, scuola, tempo libero. Il percorso fa toccare con mano alcuni aspetti concreti della vita di persone che non possono né vedere, né sentire.

Immagini, video, materiali informativi aiutano a guardare con occhi diversi al mondo della disabilità sensoriale e scoprire strumenti utili a rendere la loro realtà sempre più accessibile: accorgimenti per dare l’opportunità di svolgere attività domestiche in modo indipendente; materiali didattici e soluzioni ambientali per stimolare l’uso dei canali sensoriali residui e facilitare il processo di crescita individuale; soluzioni per vivere in sicurezza momenti ricreativi; tecnologie e strumentazione per garantire una relativa, spesso sorprendente, indipendenza lavorativa.

Dopo varie tappe in giro per l’Italia, dal prossimo 19 ottobre sino al 30 ottobre 2007 la mostra giungerà anche a Torino, presso l’Arsenale della Pace.

a cura di Valentina Turinetto
da Nuovo Progetto ottobre 2007
La mostra resterà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.30; la domenica, solo nel pomeriggio. L’ingresso è libero. Per gruppi e scolaresche è gradita la prenotazione.
Per approfondire:
legadelfilodoro.it

Occhi per vedere, orecchie per sentire

ROBERTINO,
DUE ANNI E TANTA STRADA DA FARE


Robertino è un bel bambino con grandi occhi marroni, un nasino e una boccuccia piccoli e graziosi, allegro, socievole, gli piace giocare. Quando è nato, nessuno era in grado di sospettare qualche anomalia nel suo stato di salute. Poi abbiamo avuto una diagnosi: Sindrome di Charge; una malattia rara, una delle maggiori cause di sordocecità congenita. Da quel momento è iniziato un pellegrinaggio da un ospedale all’altro, tempi d’attesa che non finivano mai e noi che non capivamo che cosa stesse succedendo. Non avevamo informazioni, non sapevamo cosa fare, come comportarci. Abbiamo avvertito un grande vuoto intorno a noi. Poi ci siamo fatti forza e la buona sorte è arrivata quando siamo entrati in un centro di riabilitazione veronese e abbiamo saputo della Lega del Filo d’Oro. Siamo stati accolti e abbiamo avuto modo di conoscere gente straordinaria. Abbiamo visto subito dei miglioramenti, nostro figlio ha fatto progressi enormi. Poi c’è Annalisa, la fisioterapista, che ci ha aiutato a prendere coscienza di tante cose. Ci vuol tempo, facciamo ancora il giro degli ospedali, ma siamo molto più fiduciosi del suo avvenire. Desideriamo tanto sentire la sua voce. Prima o poi…
Mamma e papà di Robertino

 

 

 

 

 

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