Una tavola bianca

Pubblicato il 10-08-2012

di Chiara Dal Corso

di Chiara Dal Corso - Entriamo nel laboratorio di un iconografo, che sta iniziando una nuova icona. Ci accostiamo al suo tavolo e osserviamo cosa fa... ssst, in silenzio! Sì, perché tutte le fasi del lavoro lui le svolge così, in silenzio e in preghiera, in meditazione, in comunione con i suoi cari: la sua famiglia, la sua comunità, la Chiesa… il mondo. Lavora chiedendo che il suo lavoro possa servire a chi lo guarderà, per pregare, per pensare a Dio. E sa che non dovrà avere fretta. Prende una tavola di legno, massiccio, stagionato, non resinoso, senza nodi.

Preferisce il tiglio, ma usa anche pioppo, betulla, frassino, faggio, cipresso, noce… Il legno è un bel materiale, vivo e pratico, ma ha anche un significato importante: ricorda il legno della croce su cui Gesù è morto, il nuovo albero della vita, da cui Egli si è offerto con amore e ha salvato tutta la Creazione. Questo è il punto di partenza per l’icona, su questa fede la costruisce. Alla tavola, tagliata secondo proporzioni precise e trattata con un antitarlo, ha già applicato, con colla animale, una garza di cotone che ora è asciutta, e su cui incomincia a stendere diversi strati di un composto liquido di colla animale e gesso bianco (con qualche ingrediente segreto), che riscalda sul fuoco. Sarà questo fondo a tenere uniti il legno e la pittura!

Tra uno strato e l’altro lascia passare diverse ore per l’asciugatura, ogni volta aggiungendo dell’acqua per diluirne la concentrazione. Interviene con carta vetrata per ridurre le imperfezioni. A gessatura ultimata procede alla levigatura della superficie, con carte sempre più sottili. Infine passa ancora un brunitore di pietra d’agata, che rende la superficie ulteriormente liscia, e lucida. A questo punto la tavola è pronta, bianca, liscia. Qui si può dipingere! È l’inizio della creazione del disegno, e lui pensa alla Genesi: su questo silenzio accogliente, farà suonare i colori e le figure. Incomincia a misurare i margini, poi prende il pennello, lo intinge nell’ocra gialla e… ops, è finito lo spazio! Se vi va possiamo continuare nella prossima puntata…

UOVA E COLORI – Rubrica di Nuovo Progetto

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