Urgenza e saggezza

Pubblicato il 07-12-2020

di Valentina Turinetto

In questo periodo di pandemia da Covid-19, ancora costellato da molte incertezze e situazio­ni drammatiche, si è spesso sentito dire che solo la scoperta di un vaccino efficace potrà riportare le nostre vite alla normalità.

Nella storia dei vaccini abbiamo assi­stito a scoperte importantissime che effettivamente hanno confermato af­fermazioni come questa. L’introdu­zione di un vaccino è stato spesso un evento costellato di storie avvincenti e affascinanti.

Gli studi attualmente in corso per un vaccino contro il Covid-19 sono qua­si 200, una dozzina di questi stanno dando risultati promettenti e 8 sono già nella fase III di sperimentazione. Generalmente lo sviluppo di un vacci­no procede lentamente: la fase 1 pre­vede la sperimentazione su animali, la fase 2 valuta il vaccino su un piccolo gruppo di volontari e infine nella fase 3 si valuta l’efficacia del vaccino su un ampio gruppo di persone vaccinate, rispetto un gruppo analogo non vac­cinato. Una volta che il vaccino entra in commercio, negli anni successivi si monitorano gli effetti a lungo termine.

Siamo di fronte ad un momento in cui si deve fare un’attenta valutazione dei benefici che si genererebbero con un vaccino disponibile e dei rischi associati ad un’accelerazione dei tem­pi.

Operando con tempistiche troppo veloci, si rischia di non avere la possi­bilità di paragonare in modo chiaro i vaccini tra loro per comprendere quale vaccino possa essere migliore di altri, anche in funzione dell’età e delle carat­teristiche dei soggetti riceventi. Pochi dei vaccini in studio sono preparati secondo le metodologie “tradiziona­li”, note e collaudate su numerosi altri vaccini; la maggior parte dei vaccini messi a punto per prevenire l’infezione da Covid-19 sono creati con tecnolo­gie molecolari, di più recente introdu­zione. Queste considerazioni devono sottolineare l’importanza di procedere nei giusti tempi.

È importante che tutte le ricerche su nuovi vaccini siano comunque por­tate avanti. Questo permetterà nel tempo una valutazione più completa di tutte le strade percorribili per scon­figgere il Covid-19 ed è possibile che si arrivi a vaccini diversi da distribu­ire su larga scala, con caratteristiche adeguate alle aree geografiche e alle capacità economiche di tutti i Paesi, non solo di quelli con vantaggio eco­nomico.

Rispetto ai primi vaccini, ri­salenti al secolo scorso, i tempi sono cambiati e le conoscenze a nostra di­sposizione ci portano ad operare in modo scientificamente guidato e con tecnologie all’avanguardia, ma è au­spicabile che i protagonisti nella sco­perta di un vaccino contro il Covid-19 siano sempre la capacità osservativa e l’ingegno umano e non solo il pro­fitto. Nell’ideazione di un vaccino nel XXI secolo dobbiamo riconoscere che la sfida maggiore è trovare un giusto equilibrio tra urgenza e saggezza.

Valentina Turinetto

NP Ottobre 2020

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