Pace del cuore pace nel mondo

Pubblicato il 06-06-2024

di Ernesto Olivero

Dio continua a risorgere perché la speranza non muoia.
È il messaggio che ho mandato a tutti i miei amici per vivere il tempo di Pasqua. Non dobbiamo stancarci di ricordarlo! Soprattutto in momenti come questi in cui ci sembra di vivere un paradosso: proclamiamo la vita e siamo circondati dalla morte, proclamiamo l’amore che dà tutto se stesso e siamo immersi in egoismi e disuguaglianze, proclamiamo la verità e facciamo i conti con menzogne e sotterfugi. Sotto i nostri occhi scorrono continuamente immagini terribili e si aprono scenari sempre più drammatici.

Molti degli uomini al potere sono irresponsabili e i più piccoli non riescono a far sentire la loro voce.
Ho un desiderio grande: che le religioni, le grandi religioni che riconoscono l’unico Dio, facciano un grande esame di coscienza, si uniscano e si spendano per la pace. Altrimenti il conteggio dei morti andrà avanti all’infinito e tanti innocenti moriranno ancora.
Dobbiamo diventare ancora più autorevoli nel crederci. Credo che sia il compito di ogni cristiano essere amico della pace, con la propria vita, con la propria responsabilità.
Credo sia il compito di ogni persona, credente e non credente, stare dalla parte dell’umanità, dalla parte della pace. Ogni uomo dovrebbe avere iI desiderio di aiutare i fratelli e, in particolare, i più deboli.
Perché non accade? Non soccorriamo più i naufraghi, accettiamo guerre che uccidono bambini, malati, donne, anziani, ci distruggiamo reciprocamente, non ci fermiamo di fronte alla minaccia nucleare.

Pace significa prima di tutto scegliere nel cuore un cammino di pacificazione con la propria storia, con le proprie ferite, con le persone che abbiamo a fianco. Poi, far entrare il mondo nella propria vita. La pace è vera quando nasce da opere di giustizia, quando si fa di tutto per combattere la fame, per dare cure e istruzione a chi non ne ha, quando si ha il coraggio di mettersi nei panni degli altri, di chi fugge dal proprio Paese, di chi vive sofferenze indicibili. La pace che si fa carico delle ingiustizie è credibile.
Non ne esiste un’altra. Con il tempo ho capito che alla pace, quella vera, si arriva con i fatti.
 

Ernesto Olivero
Editoriale
NP maggio 2024


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