Burkina Faso – Costa d’Avorio, dove altri non arrivano

Pubblicato il 02-06-2024

di Mauro Palombo

Suore dei poveri esprime bene il carisma di una Congregazione, che, per viverlo ancora più intensamente, da Bergamo è uscita verso il mondo. Per le solite vie, piuttosto traverse nella forma ma ben dritte nella sostanza… eccoci assieme in Burkina e in Costa d’Avorio.

Le suore, nella loro anima afri­cana, incarnano bene la volontà di testimoniare la fede attraverso un’at­tenzione tenera agli ultimi, in tanti modi diversi, “con cuore grande e allegro”.
Accanto alla pastora­le, assai vari e diversi i servizi: scuole e sanità in Costa d’Avo­rio; sviluppo umano, animazione femmi­nile, formazione in Burkina. La sintesi è nel fine: raggiungere in ogni modo gli ulti­mi, rispondere ai loro bisogni più primari, promuovendone la dignità umana e spi­rituale. E farlo proprio dove una presenza simile ancora non c’è.

Insieme per qual­cosa di nuovo
Siccome, oltre a una traboccante buona volontà, sono molto poche le risorse ma­teriali su cui possono contare, da diversi mesi grazie all’aiuto di un caro amico esperto agronomo e tecnico che si reca sovente in questi Paesi per contribuire a diversi progetti, si è lavorato assieme per tracciare un piano di iniziative che possano consolidare e sviluppare ancora i vari servizi animati.

A Oagadougou, soeur Yolande è responsabile di una casa dove vivono alcune sorelle e le postulanti. Per il sostentamento del servizio hanno a di­sposizione due ettari di terreno, cintati, in cui coltivano manghi e piccoli allevamenti di animali da cortile. Scarsa la pioggia, molto il caldo, polvere abbondante: l’acqua qui è preziosa…
Pensando a risultati tangibili anche nel breve termine, ci si è assieme orientati su varie iniziative di medio-piccola dimensione, a elevata intensità di lavoro: molta ne è la necessità a Ouaga, specie tra i tanti sfollati dalle aree minacciate da terrori­smo e banditismo. Tali iniziative sono affian­cate da investimenti in tecnologie semplici che incrementano produttività e ricavi, curando ovviamente il trasferimento delle necessarie competenze.
I primi risultati sono l’avvio con successo della piscicoltura in un primo stagno, assieme all’auto-produzione dell’alimentazione dei pesci: vermi, larve della “black soldier fly”, erbe e altri foraggi per gli allevamenti. Lo stagno è dotato di pompetta fv per ossigenazione dell’acqua, parte della quale, arricchita dalle deiezioni dei pesci, fertilizzerà l’orto.

Prossimi passi potranno essere (risorse permettendo): un essicatore solare per la frutta prodotta, microserre per avere ortaggi tutto l’anno (dunque primizie), un laboratorio dove fare e confezionare salse di pomodoro e altro. Dei punti di svolta per offrire buone opportunità a vite che le chiedono.

In Costa d’Avorio, la presenza delle suore è ampia. A Agnibilekou, soeur Sib Ibi Agnes gestisce un ampio dispensario attrezzato ora con pc e modem con cui collegarsi alla rete, e quindi al Servizio di Telemedicina offerto dai nostri amici sanitari. A Abidjans soeur Yollande segue il sostentamento delle opere, tra le quali molto importanti le scuole, di vario livello, molto apprezzate. La sfida è di creare condizioni per ampliarle, costruirne di nuove, ampliare l’offerta per ragazzi dei quartieri poveri. Le idee non mancano: come ridurre la pesante spesa per l’energia, con l’installazione di un impianto fotovoltaico di adeguata capacità di generazione e di accumulo.


Associazione Sermig Re.Te. per lo Sviluppo
IBAN: IT29 P030 6909 6061 0000 0001 481

Mauro Palombo
NP aprile 2024

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