Sundar, una bellissima visione

Pubblicato il 16-03-2018

di sandro

di Sandro Calvani - Sundar Drshti ha 19 anni. Il suo nome in hindi significa “bellissima visione”; è una “bache-log”, cioè una sopravvissuta, perché è nata a Bhopal, la città dello Stato indiano di Madhya Pradesh, colpita dal disastro della Union Carbide (UCC). La notte del 3 dicembre 1984, una negligenza di prevenzione industriale causò un rilascio di trenta tonnellate di gas metilico isocianato (MIC), un gas volatile e letale. Circa 10.000 persone morirono subito, altre 15.000 morirono nei mesi ed anni seguenti. Sundar è nata 14 anni dopo l’incidente. Ma le istituzioni indiane – correttamente – non discriminano tra le vittime immediate del disastro e le vittime postume di malformazioni dovute agli avvelenamenti di massa causati dall’inquinamento del territorio.

Secondo l’Ordine dei Medici di Bhopal, da anni si verifica un’epidemia di nascite innaturali. Migliaia di bambini nascono malformati, dementi, o con entrambe le sindromi. Ciechi, zoppi, arti contorti o mancanti, sordomuti, lesioni gravi e irreversibili al cervello, neonati con labbro leporino, dita palmate, paralisi nervosa, tumori al posto degli occhi: sono i figli di Bhopal, ormai due generazioni dopo il disastro del 1984.

La clinica Sambhavna di Bhopal cura migliaia di sopravvissuti e ha dimostrato un tasso di persone affette dal cancro dieci volte più alto del resto del Paese.

Si capisce allora l’ispirazione dei genitori di Sundar nel darle il nome “bellissima visione”. Infatti Sundar è nata nonvedente ma non ha altri handicap fisici o mentali. Sundar va molto orgogliosa del suo nome, sa che esso genera un sorriso di sorpresa e “illuminazione” in tutti quelli che lo sentono e la conoscono. Da quando è emigrata in California, grazie alla sua famiglia e alla solidarietà di alcune Ong, Sundar usa uno smart phone con l’app VoiceOver, che le permette di ascoltare quello che appare sullo schermo e comunicare facilmente attraverso comandi vocali. Un Voiceover Rotor, un quadrante sullo schermo del telefono, gira come una rotella delle vecchie radio e permette così di generare testi, come su una tastiera. Sundar ha appena terminato il liceo e ha cominciato una scuola di CSR, responsabilità dell’impresa.

Nel 2001 l’impresa UCC è stata rilevata dalla Dow Chemical, i cui legali hanno dichiarato di aver acquistato le attività di UCC e non le sue passività. Nel 2017 Dow, a sua volta, si è fusa con DuPont per formare la più grande azienda chimica al mondo, DowDu- Pont Inc.

La Corte Suprema indiana ha ordinato il pagamento di 470 milioni di dollari per riparare i danni alle vittime. La UCC ha pagato senza ammettere le responsabilità ma il governo ha distribuito i fondi solo in parte. Il governo indiano ha riconosciuto che si tratta ormai di una «ingiustizia irrimediabile». Le marce di protesta, gli scioperi della fame e altre iniziative delle vittime non sono riuscite a persuadere il governo a intraprendere azioni più efficaci.

Un piccolo gruppo di cristiani quaccheri sta provando un altro modo per restituire giustizia alle vittime di Bhopal, ispirandosi a quanto descritto dal criminologo australiano John Braithwaite nel suo libro Restorative justice and responsive regulation, sulla giustizia restaurativa nel caso di abusi contro gli aborigeni australiani: i top manager delle aziende responsabili di danni visitarono e incontrarono le vittime, e facilitarono le riforme legislative e regolamentari necessarie per prevenire nuovi casi simili.

Il nuovo gruppo, chiamato Restorative Action per Bhopal (Giustizia restaurativa per Bhopal), ha cercato di ottenere un contatto faccia a faccia tra vittime e dirigenti d’impresa, finora senza successo, ma ha intenzione di continuare. Otterrà l’appoggio di persone influenti e utilizzerà altri approcci di lobbying per ottenere risultati.

Intanto molti in India cominciano a riconoscere che le imprese hanno la responsabilità di «mettere le persone e il pianeta tra i loro interessi, oltre al profitto». Si tratta di una bellissima visione che va promossa e presto sarà evidente a tutti.

Sandro Calvani
ORIENT EXPRESS
Rubrica di NUOVO PROGETTO

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