A pesca di squali

Pubblicato il 19-08-2023

di Agnese Picco

Durante la campagna di scavo del 2018 nel sito di Ashkelon, gli archeologi dell’Israel Antiquity Authority (IAA) hanno trovato un amo da pesca in rame risalente a 6 mila anni fa e utilizzato per la pesca degli squali o di altri grossi pesci, come i salmoni.

Il sito, risalente all’età del Rame, è emerso negli strati sottostanti al quartiere Agamim da nuove indagini mirate allo studio delle fasi più antiche dell'insediamento.
Erano già note infatti le strutture di epoca romana, databili tra il I e il VII secolo, quando il porto di Ashkelon era noto per l’esportazione di vino e olio.
Secondo quanto dichiarato da Yael Abadi-Reiss, codirettore degli scavi, nel comunicato stampa dell’IAA: «Questo ritrovamento unico è lungo 6,5 cm e largo 4. Le grandi dimensioni lo rendono adatto per la pesca di squali lunghi 2 o 3 metri o per grandi tonni».

Alcuni di questi grandi pesci come lo squalo bruno (Carcharhinus obscurus) e lo squalo grigio (Carcharhinus plumbeus) sono presenti sulle coste mediterranee tra novembre e maggio. «Molti degli ami antichi ritrovati precedentemente, continua Yael Abadi-Reiss, sono in osso e di dimensioni minori rispetto a questo. Il rame inizia a essere usato nel Calcolitico. È affascinante scoprire come queste innovazioni scientifiche fossero applicate in antichità per produrre ami da pesca per i pescatori lungo la costa mediterranea».

In questo periodo infatti, denominato Calcolitico o età del Rame, lungo la costa c’erano grandi villaggi di contadini e allevatori, che potevano ricorrere alla caccia e alla pesca per integrare le risorse alimentari. Gli archeologi hanno scoperto nel sito resti di ossa animali in un immondezzaio, semi di graminacee nei forni e strumenti per processare il cibo derivante dalla caccia, dalla raccolta e dalla pesca, come punte di freccia e una gran quantità di forme vascolari. In mezzo a questi oggetti sono presenti anche rari ami per la pesca, come quello in rame che, esposto per la prima volta al 48th Annual Archaeological Congress in Israel, sarà oggetto di ricerche mirate da parte di Yael Abadi- Reiss e Magda Batiashvili con l’utilizzo di nuove tecniche di analisi.
 

Agnese Picco
NP maggio 2023

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