Cercatori di Dio

Pubblicato il 11-08-2023

di Gianfranco Cattai

Un impegno importante, quello della FUCI: formare “coscienze intelligenti di membra profetiche”. A Camaldoli, riferimento storico per la Federazione, presenti in 80 in rappresentanza delle varie realtà locali, hanno dibattuto e approvato in via definitiva, un programma che è stato elaborato nell’ultimo biennio.

Riprendo alcuni passaggi del primo capitolo. «… la FUCI si offre come luogo in cui la persona ha la concreta possibilità di alimentare la sete di Verità che la anima; luogo in cui imparare ad ascoltare questa inquietudine che la abita, individuandone la fonte e dandole una direzione. L’identificarsi come parte della comunità ecclesiale è espressione della vocazione al dialogo della FUCI … Emerge il valore unico dei giovani credenti, nello specifico dei fucini e delle fucine, che sono un dono di Dio, grazie al quale la Chiesa è chiamata a prestare vigile ascolto delle esigenze di tutti i giovani».

«La cultura è sempre più lontana dall’essere un prodotto comunitario e sociale. La realtà ci presenta un quadro nel quale si manifesta un calo del valore del Sistema Produttivo Culturale e Creativo. A causa della nostra società efficientistica e consumista i prodotti culturali non vengono percepiti come un patrimonio universale, al contrario vengono consumati come un bene materiale, di poco valore e di breve durata. L’individuo, inoltre, è portato a guardare sempre più a sé stesso, cieco verso la realtà che lo circonda.
Lo svilupparsi di questi atteggiamenti individualistici impoverisce il legame che ognuno può avere con l’altro».

«É essenziale ricordare come fucine e fucini siano chiamati ad abitare attivamente il tempo universitario, senza aver paura di essere testimoni credibili della propria fede. Dimostrarsi prossimi a colleghi, compagni e amici fa sì che dalla condivisione delle tensioni dello studio possa emergere quella curiosità che stimola a porsi domande di senso.

Lo stile fucino porta ad assumere un vigile sguardo nella ricerca di senso, dentro e fuori le aule, nel proprio campo di studi come in quelli affini e lontani, nel contesto federativo come in quello universitario. La Federazione è strumento per rinnovare lo sguardo di chi cerca negli studi e nelle relazioni che costellano i loro percorsi, il volto del Padre».

Da queste righe colgo l’occasione per rinnovare alle amiche e amici della FUCI i più sinceri auguri di ogni bene. Come ho avuto occasione di dire loro nel corso degli ultimi anni e anche a Camaldoli, a nome di Retinopera, «abbiamo bisogno di voi»: di voi come giovani della FUCI capaci di dialogare anche con i giovani degli altri movimenti e associazioni del mondo cattolico come l’Azione Cattolica, la Coldiretti, le acli, insomma le nostre 25 realtà. La determinazione non vi manca: a noi il compito di ascoltarvi!
 

Gianfranco Cattai
NP maggio 2023

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