I sogni di Rudi

Pubblicato il 18-10-2023

di Roberto Lerda

Qualche giorno fa una giovane ragazza dallo sguardo limpido mi ha confidato le sue preoccupazioni per il futuro, raccontandomi di un amico che da poco si è ammalato e non può più condurre una vita normale e di un’altra amica mancata qualche mese fa per un male incurabile. Mi ha chiesto: «Perché tutte queste difficoltà? E perché tutte tra i miei amici?». Non ho saputo rispondere, perché credo che non sia possibile fare teorie. L’unica vera risposta è stare vicino, accompagnare, fare squadra, camminare insieme. E mi sono ricordato di Tommaso: ormai sono passati 10 anni dalla quinta liceo, da quando è volato in cielo dopo una dura lotta contro un cancro molto aggressivo, vissuto e sofferto insieme con noi compagni che fino all’ultimo gli siamo stati vicini. Il suo ricordo mi ha sempre accompagnato…

Recentemente ho incrociato anche la storia di Rudi Zanatta, quest’anno nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana: un gigante di 2 metri che cerca di realizzare i sogni dei bambini e dei ragazzi affetti da gravi malattie. Nel suo caso tutto è partito da un incontro casuale con una giovane, Emily, di cui è diventato amico. Attraverso di lei ha conosciuto la sua famiglia e, quando la ragazza si è ammalata, ha confidato a lui il suo sogno di fare un viaggio; grazie all’appoggio di tanti è stato possibile organizzare in maniera per niente scontata una settimana a Capo Verde. Proprio lì Emily, ormai consapevole che non sarebbe guarita, ha detto a Rudi: «Sarebbe bello che tu continuassi a fare questa cosa che hai fatto per me, hai realizzato il mio sogno! Mi piacerebbe che facessi la stessa cosa anche per tanti altri». Parole che sanno di un mandato, passate non invano, perché da allora Rudi – in 20 anni – ha realizzato i sogni di 300 bambini e ragazzi oncologici e ha fondato l’associazione “Sogni”, dove lavora con tanti altri amici che si sono aggregati alla sua meravigliosa missione.

Tornando a quella domanda sul “perché” oggi direi nuovamente a quella ragazza che non so rispondere, ma sono certo che la vita ci passa tra le mani in tante forme e con tanti nomi; ognuno di noi ha il suo Tommaso, la sua Emily, il suo Riccardino e tanti altri che ci danno l’opportunità (se lo vogliamo) di aprire il cuore e accendere una piccola luce per attraversare insieme il buio della sofferenza.


Roberto Lerda
NP agosto / settembre 2023

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