Francesco, va’, ripara la mia Chiesa

Pubblicato il 15-03-2013

di Ernesto Olivero

Questa volta lo Spirito Santo ha trovato disponibilità e si è fatto una sorpresa, ci ha fatto una sorpresa.
Ha sussurrato: “Francesco, va’, ripara la mia Chiesa”.
Molte volte cerchiamo lontano ciò che abbiamo vicino, questa volta abbiamo cercato lontano per trovare un uomo che sappia essere vicino.
Ed eccolo, un figlio scelto come padre. È sereno: “Buona sera” esordisce. Si sente che vuol bene a Dio e al mondo intero, senza confini. Poi il gesto di umiltà: abbassa il capo, si fa benedire per sentirsi degno di benedirci. Ci fa pregare con la preghiera che Gesù ci ha insegnato e poi con quelle dei nostri padri: l’Ave Maria e il Gloria.
Abbiamo toccato con mano che lo Spirito Santo esiste ma dobbiamo lasciarlo fare. È un’emozione e nell’emozione sto vivendo anch’io una nuova pagina della storia della Chiesa. In un momento decisivo nella lotta tra il bene e il male, mentre si temeva che il male potesse confondere le acque, lo Spirito Santo ci ha fatto una sorpresa: il suo nome è Francesco. I giovani lo aspettano.

Ernesto Olivero

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