Gymcampus Lignano

Pubblicato il 07-09-2021

di Arsenale della Piazza

Per le bimbe di Felicizia è iniziata una nuova avvenutura in un mondo magico dove i piedi si staccano con leggerezza da Terra facendo diventare casa un pezzo di Cielo: grazie all'amicizia con la società di ginnastica artistica "Tigers Academy" ed al bellissimo progetto che è stato possibile avviare per le bambine, dal mese di maggio si allenano tutte le settimane presso il Pala Tiger di Pianezza e quest'estate alcune di loro hanno avuto la possibilità di partecipare al Gym Campus di Lignano Sabbiadoro! Il progetto è finanziato da CNH Industrial.

Tre, due, uno, si parte!
Destinazione? Gymcampus di Lignano Sabbiadoro. 

Saliamo sul treno e Chaimaa confida subito che la sera prima non è riuscita a dormire per la troppa emozione. “Anch’io Chaimaa” e l’empatia è già a mille. 
Quattro treni (uno perso), un taxi e siamo arrivate (c’è chi ancora non ci crede). 
Ma arrivate dove? Le bellissime casette basse che ammiriamo con occhi luccicanti fuori dal finestrino del taxi fanno dire ad alta voce “sembra di essere alle Maldive”, anche se alle Maldive probabilmente non ci siamo mai state, ma le Maldive sono bellissime e va bene così...
Incontriamo il nostro villaggio, la nostra casa gigante per i prossimi sei giorni. Veniamo subito accolte bene dai nostri allenatori che ci portano nella nostra super stanza: una camerata che riesce ad accogliere ben sette letti, tutti appiccicati, che per salirci sopra bisogna quasi scavalcare il letto dell’altra... Ma quanto è bello così? Non ci si può sentire soli qui.
Durante la sistemazione abbiamo già la prima grande e speciale rivelazione che probabilmente aiuta qualcuna a stare meglio... Fragilità che prima dovevano essere per forza nascoste, se condivise, poi possono anche essere urlate... 
La prima sera si va a dormire veloci, la stanchezza è già tanta e la curiosità della giornata successiva è troppa. Prima di crollare, tengo stretta stretta la manina di Maria la quale mi ha chiesto di dormire nel letto a fianco al suo e che non contenta della vicinanza dei due letti ha deciso di attaccarli il più possibile formando un letto matrimoniale...
La guardo addormentarsi e mi chiedo tra me e me se quella manina che dice “non sei sola, siamo insieme” stia dando più conforto a lei o a me...


Tapparella su ed è subito “Buongiorno!” Passo a svegliare una ad una nel modo più dolce possibile, consapevole (per esperienza personale di ragazza dormigliona) che un risveglio improvviso, può risultare traumatico e rovinare il resto della giornata (N.B. Gli altri giorni si è dovuto ricorrere a qualche scrollata meno dolce per riuscire a svegliare qualcuna).
Tutti gli occhi sono aperti, inizia l’avventura...  La palestra ci aspetta tutte le mattine. Quella di casa è troppo bella in confronto a quella che ci troviamo davanti, ma non ci pensiamo troppo perché bisogna subito iniziare a saltellare di qua e di là con i nostri body tigrati e le nostre canotte fosforescenti...
Quanta commozione e nostalgia nel vedere loro fare tutti gli esercizi che facevo anch’io qualche anno, centimetro ed elasticità fa...
Si sale sulla trave, qualcuna barcolla, un’altra cade e risale, Samira tende la mano per essere aiutata a riprendere un po’ l’equilibrio...
Mi sorprende il coraggio che hanno nel mettersi alla prova e svolgere tutti gli esercizi, nonostante la difficoltà di quello che ho sempre considerato l’attrezzo più ostico ed antipatico della ginnastica artistica... Eppure la trave nasconde un grande insegnamento: per imparare bisogna anche cadere e solo cadendo trovi la voglia e la forza per rialzarti e riprovarci. 
Le parallele fanno male alle mani e i circuiti di preparazione sono moooolto faticosi... Naomi viene ripresa più volte perché cerca in tutti i modi di fare meno fatica possibile... Come darle torto... La capisco troppo bene per dirle che deve provare ad impegnarsi di più, quindi cerco di farle un cenno per mettersi in posizione ogni volta che mi accorgo che l’allenatrice si sta per girare verso di lei, provando così ad evitarle qualche richiamo e anche un po’ di fatica.
Al volteggio con il trampolino è una festa... Rincorsa, caricamento e salto. Puoi saltare in alto, puoi quasi volare. Se poi ti chiedono di fare pure la capriola, capita che la faccia anche il tuo cuore da tanta felicità. Il corpo libero piace a tutte... Tra ruote, rovesciate e ribaltate la testa gira un po’, ma non si vorrebbe smettere mai di imparare e di migliorarsi... 
Poi purtroppo arriva lui: il tanto temuto allenamento di potenziamento. Lui invece non piace proprio a nessuno. Soffro un pochino per loro e ogni tanto passo a sussurrare un “fate come vi sentite”, cercando di far sentire un po’ meno la fatica... Naomi ovviamente mi prende sul serio e rischia di non fare nemmeno mezzo addominale... Non si riesce a non sorridere! 

“Ma pomeriggio si fa ancora ginnastica?” “Certo che no!”
Caro amico Mare, care amiche Piscine (soprattutto Tu, amica Piscina con gli scivoli), GRAZIE per averci fatte divertire un mondo! 

Ma che poi io mi chiedo, come si fa a non amare il mare? Le onde, la sabbia, la pace che trasmette, il suo orizzonte infinito... Ok, a qualcuno può anche non piacere ma allora ho un’altra domanda:
ma come si fa a non amare il mare con delle ragazzine immerse dentro? 
Un mare che sa di sale e di risate, di spruzzi e di tuffi, di conchiglie raccolte come il più grande dei tesori e di sabbia nel costume che non dà nemmeno troppo fastidio... 
Che poi se un giorno al mare deve piovere, ma ci sono delle bambine desiderose di fare il bagno e di divertirsi un sacco, lui le ascolta e le accoglie.. Fidatevi! Fa placare un po’ le sue onde ed il vento, fa uscire il sole e se proprio vuol farti un regalone fa spuntare anche un bellissimo arcobaleno... A noi è successo, ve lo giuro!
Poi una volta è anche successo che il mare abbia fatto sì che le bimbe giocassero insieme, ma proprio tutte tutte insieme... Una volta hanno costruito insieme una piscina privata con la sabbia e un’altra volta hanno fatto finta di fare un esibizione di ginnastica artistica... Era tutto bellissimo, erano tutte bellissime!
Poi dicevo che anche la Piscina con gli scivoli è stata sempre gentile e premurosa con noi... Era sempre della temperatura giustissima ed era profonda in modo perfetto per far sì che tutte potessero toccare e giocare serene...
Credo che Samira si ricorderà di questa cara piscina e che questa cara piscina si ricorderà di Samira, perché i primi scivoli grandi non si scordano mai e l’ho vista fare su e giù tantissime volte che ho perso il conto...
Anche Chaimaa era una super pesciolina mai ferma, Naomi e Daniela avevano sempre la testa sott’acqua con i loro occhialini, Maria invece mi chiedeva spesso di andare sullo scivolo grande con lei e Maela, nonostante un brutto cerottino che le impediva di mettere la testa sott’acqua, aveva comunque un bellissimo sorriso e quando arrivava in fondo allo scivolo tenendo la testa più in alto che poteva era proprio carinissima... 


La sera arrivava presto... La nostra notte non era fatta solo di sogni, la nostra notte era sinonimo di tenerezza infinita... Non c’era più lo spazio, il tempo e il modo di sembrare chi non eravamo... Ci mettevamo il pigiama ed era come tornare ad essere piccole piccole, piccole belle, piccole vere, piccole noi...
Il rituale prevedeva: giro di abbraccioni giganti della buonanotte e per le più pretenziose canzoncina e tre carezze sulla faccia per addormentarsi.. Poi tutti gli occhi si chiudevano e nella stanza si sentivano solo tanti dolci respiri (e ogni tanto la musica troppo alta provenire dalla cuffie di Naomi e Daniela le quali si guadagnavano una mezz’oretta bonus di cellulare prima di dormire).
Naomi e Daniela sì, le due grandi del gruppo che sono state Grandi davvero.. Grandi che fanno grandi piccole cose! Aiutavano spesso le più piccole a portare i borsoni pesanti ad esempio e poi ci facevano ridere tantissimo.
Un giorno hanno addirittura fatto giocare le picccine a nascondino in camera... Così l’armadio, la tende e perfino i cuscini sono diventati degli ottimi nascondigli che ti facevano diventare magicamente invisibile ai loro occhi, nonostante il suono delle risate facesse scoprire subito il nascondiglio...
Sei giorni di avventura e di sorrisi sono finiti ben presto. Come tutte le migliori convivenze non sono mancati piccoli screzi e litigi, ma abbiamo avuto la possibilità di vivere l’enorme bellezza di un ambiente bello, sereno, divertente che profumava un po’ di famiglia...
Tre, due, uno, siamo a casa, ma con mille pezzi di cuore e sette chili di bene e di amore in più! 
Un pezzo di Felicizia è approdata a Lignano Sabbiadoro, è approdata in un gruppetto di sette ragazzine (sì me compresa), che hanno cercato di stare bene insieme secondo tutte le regole del Cielo.


Chiara  Fedrizzi

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