Incontro ecumenico al Sermig

Pubblicato il 06-04-2013

di Cesare Nosiglia

La storia dell’icona di Maria Madre dei Giovani raccontata alle comunità ortodosse di Torino. Presenti fedeli e parroci delle parrocchie del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, del Patriarcato di Mosca, del Patriarcato della Romania, della Chiesa Ortodossa di Rito Antico, Della Chiesa Ortodossa Romena di Vecchio Calendario, della Chiesa Copta Ortodossa, della Chiesa Ortodossa Tewahedo Etiopica e della Chiesa Cattolica di rito bizantino.

Un incontro storico quello di ieri sera nella nuova chiesa dell’Arsenale sella Pace di Torino. Su invito del Sermig, le parrocchie ortodosse e copte di Torino si sono riunite per ascoltare dalla viva voce di Ernesto Olivero la storia dell’icona della “Madonna dalle tre mani”, ora venerata con il titolo di “Maria Madre dei Giovani". Un video messaggio di Cesare Nosiglia, arcivescovo della città subalpina, aveva anticipato l’aspetto ecumenico dell’incontro, con l’augurio che potesse scaturire una nuova fase di comprensione reciproca, auspicio questo fortemente sostenuto anche dal fondatore del Sermig, che lo ha ribadito nel suo intervento.

Ha colpito l’intensità della venerazione dei fedeli ortodossi rivolta alla Vergine Maria raffigurata nell’antica icona posta a fianco dell’altare. Mamme e bambini, monaci e padri di famiglia, giovani e adulti sinceramente uniti dall’affetto per la Madre di Dio.

La stessa venerazione aveva ottenuto il miracolo a Giovanni Damasceno, ingiustamente condannato dal califfo di Damasco all’amputazione della mano. Tornato a casa con l’arto amputato e immerso in una tremenda sofferenza aveva pregato davanti all’icona della Madre di Dio chiedendo la guarigione. Al risveglio miracolosamente la mano era di nuovo al suo posto. In segno di riconoscenza aveva allora fatto inserire nell’icona una terza mano d’argento. Ora l’icona originale, una fra le più conosciute e amate dai fedeli ortodossi, si trova in un monastero del Monte Atos.

Il coro dell’Arsenale della Pace ha scandito i vari passaggi dell’incontro. Alla fine una gradita sorpresa. Il coro della parrocchia dell’Esaltazione della Santa Croce guidato da padre Lucian Rosu ha cantato alcuni antichi inni in greco, la lingua sacra della liturgia ortodossa.

Ma la vera sorpresa è arrivata al momento dei saluti di commiato
, da padre Ambrogio Cassinasco parroco di "San Massimo Vescovo di Torino" del Patriarcato di Mosca: “Ci siamo incontrati molto spesso tra rappresentanti di comunità ortodosse qui a Torino e dintorni. Ci conosciamo tutti, ma mai siamo riusciti ad incontrarci tutti quanti in uno stesso posto, fino a stasera! Credo che faccia parte dei miracoli che la madre di Dio ci ha dato e dovremmo cominciare da qui anche un cammino tra di noi. È possibile. Cercheremo di fare del nostro meglio, non dimenticateci anche nelle preghiere”. La prima iniziativa per dare inizio ad un cammino comune arriva subito da Ernesto Olivero che invita tutti il 2 agosto per una processione con l’icona della Madonna dalle tre mani a fare da collante tra i giovani, il mondo della fede e il mondo laico: “Questo potrebbe essere l’inizio di un incontro, che ogni anno si può ripetere, con la Madonna Maria Madre dei Giovani. 2 agosto possiamo organizzare questa processione insieme”.

Il sasso nello stagno lo aveva lanciato Sergio Chiamparino, allora sindaco di Torino, in una lettera del 13 settembre 2010 in cui chiedeva ad Ernesto Olivero di “costruire un momento comunitario e simbolico, ispirato ad un’idea di aiuto reciproco e convivenza fraterna come quella rappresentata dall’icona della Madonna di Russia… la cosiddetta Madonna dalle tre mani che voi chiamate Maria Madre dei Giovani”.

di Claudio Maria Picco




More info:
Maria Madre dei Giovani


Parte iniziale con video introduttivo e canto


Messaggio di Cesare Nosiglia vescovo di Torino e canzone


Ernesto Olivero racconta la storia dell'icona russa


Video rai e canti del coro della comunità ortodossa


Commenti dei vari parroci delle comunità presenti e canto conclusivo


Foto A.Gotico

 

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