Gian Franco Svidercoschi
Il Papa e l’amico ebreo (Cairo Editore)
Storia di un’amicizia ritrovata
Venerdì 9 maggio, ore 13, Sala Bianca
Interverrà Ernesto Olivero
IL LIBRO
È una storia bellissima, talmente bella che sembra nata dalla fantasia di uno scrittore. Invece è la storia vera di due ragazzi, uno cristiano e uno ebreo, cresciuti insieme in una cittadina polacca, Wadowice, tra gli anni Venti e Trenta, due amici per la pelle. La scuola, i compagni, i professori, gli amori, le simpatie e le inimicizie sono quelli di due ragazzi normali; ma l’epoca in cui vivono non lo è: l’antisemitismo, l’occupazione nazista, la guerra e le deportazioni cambieranno la loro vita per sempre. Tuttavia il legame che li unisce, le memorie condivise, si dimostreranno più forti di ogni altra cosa e così, dopo tantissimi anni, il futuro papa Karol Wojtyla e il suo amico d’infanzia Jerzy Kluger si ritroveranno di nuovo l’uno di fronte all’altro. L’incontro tra un cattolico e un ebreo che diventerà il messaggio universale di un dialogo possibile.
L’AUTORE
Gian Franco Svidercoschi, giornalista dal 1959, segue da oltre cinquant’anni le vicende del mondo religioso e vaticano. Ha lavorato in agenzie di stampa, giornali, radio, tv, e come sceneggiatore. Testimone di numerosi eventi, dall’avvicendamento di sette papi al Concilio Vaticano II, è stato vicedirettore dell’Osservatore Romano, e ha collaborato con Giovanni Paolo II alla stesura di Dono e Mistero (Lev, 1996). Tra le sue pubblicazioni, Una vita con Karol e Ho vissuto con un santo (Rizzoli, 2007, 2013), scritte con il cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, già segretario di papa Wojtyla.